E' una società abruzzese, la Deco group ad aver esportato in Marocco i rifiuti made in Italy che stanno provocando la protesta dei movimenti ambientalisti: le...
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Non è chiara, quindi, la provenienza dei rifiuti, e il Marocco potrebbe essere una destinazione futura, e già una petizione on line chiede al ministero dell'ambiente di quel Paese di annullare l'autorizzazione a incenerire rifiuti industriali provenienti dall'Italia nei centri di smaltimento del Marocco. La petizione chiede l'intervento del gabinetto reale, perché il paese «non diventi il centro di raccolta della spazzatura internazionale». Un accordo di tre anni farebbe alzare il carico di rifiuti a 5 milioni di tonnellate in totale, che finirebbero tutti nella zona agricola di El Jadida, sostengono, a Nord, dove i doni ambientali sarebbero devastanti. Per il ministero dell'ambiente è tutto regolare. Si tratta di «rifiuti non pericolosi, utilizzati come combustibile alternativo all'energia fossile, provenienti dai centri di smaltimento internazionali». Sono scarti che, assicurano a Rabat, «non contaminano l'ambiente» e rappresentano anzi «un primo passo verso la collaborazione con gli altri centri di smaltimento europei, una sorta di test preliminare per sviluppare una filiera di produzione di RDF locali».
Ma i marocchini non dormono sonni tranquilli. In pieno fine settimana, nelle more del Ramadan, ormai agli sgoccioli, scatta l'idea di una raccolta di firme che nel giro di poche ore raggiunge quota 11 mila sostenitori. Ora c'è anche l'interrogazione di un parlamentare della RNI, Rassemblement national des indépendent, di centro destra, Ouadi Benabdellah diretto al ministro dell'ambiente Hakina El Haité.
il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione, segretario della Commissione Ambiente
sottolinea: «La nostra interrogazione a cui chiedevamo a De Luca e Bonavitacola chiarezza sulle procedure di gestione e smaltimento delle ecoballe - spiega - è ancora senza una risposta. «Se prima era una sensazione ora è una certezza sulla rimozione dell'ecoballe il presidente De Luca e l'assessore Bonavitacola continuano ad improvvisare».
«Una situazione imbarazzante e ingarbugliata - conclude - i campani meritano serietà nella gestione di temi dirimenti nel panorama della tutela dell'ambiente e della salute» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino