C'è l'ombra del racket dietro il tentato incendio agli automezzi di Ecologica sud, azienda leader nel settore del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti...
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L'uomo ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto, in passato, alcune minacce a scopo estorsivo. La pista battuta dai militari dell'Arma è dunque quella dell'intimidazione collegata, verosimilmente, agli appalti ottenuti (di recente e in passato) dall'azienda con sede a Calvizzano. Al vaglio degli investigatori le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato all'interno e all'esterno del capannone. Difficile sembra essere, tuttavia, l'identificazione dei malviventi, che al momento dell'irruzione nel cantiere pare indossassero caschi integrali. Ecologica sud era balzata agli onori delle cronache nelle ultime settimane per essersi aggiudicata un bando di gara emanato dalla Soresa, la società regionale per la sanità, riguardante un appalto per lo smaltimento dei rifiuti delle strutture ospedaliere dell'Asl Napoli 2 nord e dell'Asl di Caserta.
Un appalto per un valore complessivo di circa 7-8 milioni di euro, la cui assegnazione alla ditta di proprietà della famiglia Cesaro è stata contestata da alcune aziende concorrenti che hanno così deciso di interpellare i giudici amministrativi. Un settore che fa gola a tanti, quello in cui opera Ecologica sud, dove girano fior di quattrini e per questo finito nel mirino delle organizzazioni criminali. Non l'unico, tuttavia, se si pensa agli ultimi episodi di cronaca registrati in provincia di Napoli: ad Acerra, dove da qualche settimana si assiste ad una recrudescenza dei fenomeni legati al racket, con i reiterati raid intimidatori ai danni delle aziende ubicate nell'area industriale, e a Torre Annunziata, dove le nuove leve della camorra, proprio la notte scorsa, hanno devastato gli uffici di pompe funebri della famiglia Vitiello, già in precedenza "avvertita" con un proiettile macchiato di sangue ritrovato sull'auto di uno dei titolari. Per l'area a nord di Napoli, invece, bisogna fare un passo indietro e rispolverare gli inquietanti episodi denunciati dalla società Teknoservice, concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti nei comuni di Giugliano e Mugnano. La ditta, con sede legale a Torino, è stata a più riprese oggetto di una strategia intimidatoria, messa in atto attraverso il furto, la distruzione di automezzi e minacce nei confronti di alcuni operatori ecologici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino