Rimescolare le carte, ristudiare il quadro. Anche mettere in discussione tutto l'architrave se necessario. In queste ore il quartier generale di Forza Italia ha deciso di...
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Da qui la decisione di dare un cambio di marcia alle liste se è il caso. Ordine di scuderia di Silvio Berlusconi in persona dopo che gli alleati del centrodestra hanno chiuso, tra loro, i numeri per la ripartizione dei collegi (agli azzurri toccheranno 61 sicuri e 36 di seconda fascia in tutta Italia). Più nomi nuovi, più gente giovane e meno classe dirigente per andare allo scontro con i 5 Stelle, l'avversario da battere in Campania e tutto il Sud. Altro che il Pd, secondo il centrodestra. Senza contare come in Campania occorre rimescolare le carte perché i vertici azzurri hanno deciso di calare dall'alto, nei posti eleggibili del proporzionale, gli ex ministri Annamaria Bernini, Renato Brunetta e il fedelissimo Sestino Giacomoni.
Sempre che non servano ulteriori innesti in liste, quelle campane, in cui c'è molta (forse troppa per i desideri del Cavaliere, è il timore del coordinamento regionale che tiene a garantire il posto alla maggior parte degli azzurri della vecchia guardia) classe dirigente. Fedele, pronta alla corsa ma non nuova come invece auspicava Berlusconi. Vedremo nelle prossime ore anche con la speranza che le operazioni di scouting, per tirare nella corsa nomi della società civile (specie contro Matteo Renzi e Paolo Siani), vadano a buon fine.
Da qui, dalla ricerca di novità, emerge un alzarsi delle quotazioni dei consiglieri regionali pronti a scendere ii campo. Almeno 5 dai banchi del Centro Direzionale. Anzitutto il capogruppo azzurro Armando Cesaro, che prenderà il posto del padre Luigi. E ancora Flora Beneduce e l'ex assessore Severino Nappi. A Caserta, dove il centrodestra sogna di fare man bassa, invece gli azzurri Massimo Grimaldi e Gianpiero Zinzi. Ma anche in Fratelli d'Italia si punta sui consiglieri regionali con Alberico Gambino (sponsorizzato da Edmondo Cirielli) e Luciano Passariello mentre Michele Schiano di Visconti, del movimento ex Scelta Civica di Enrico Zanetti, che dovrebbe correre con la quarta gamba del centrodestra. Ma per essere della partita quest'ultimo deve abbandonare il posto nella maggioranza deluchiana in consiglio regionale. Prendere o lasciare. Sinora non l'ha fatto e all'ultimo tavolo del centrodestra a Napoli non è stato invitato finché non decide di fare il passaggio ufficiale e passare con l'opposizione.
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Il Mattino