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POZZUOLI. «Dalla Regione avanziamo un credito di oltre 8 milioni di euro. Soldi promessi ma mai versati. Tutto ciò ci costringe a chiudere il cantiere. Lo stop ai lavori andrà avanti ad oltranza. Ripartiremo solo quando la Regione avrà onorato i propri impegni».
Ennesimo stop ai lavori di ristrutturazione di canonica, campanile e percorso archeologico per il Rione Terra di Pozzuoli. La conferma ufficiale arriva direttamente dal direttore dei lavori, l’ingegnere Giovanni Giannini, che spiega i motivi che hanno convinto il Consorzio Rione Terra – società consortile concessionaria dei lavori di ristrutturazione della Rocca – a decidere il nuovo blocco totale del cantiere.
«Siamo pronti a ripartire anche domani mattina, ma lo faremo solo quando avremo ottenuto il pagamento delle spettanze – aggiunge il direttore dei lavori – Da Palazzo Santa Lucia hanno più volte garantito che l’iter burocratico è definito, ma dal Commissariato di governo finora non è arrivata alcuna comunicazione sicura. Fino ad ottobre i lavoratori saranno in cassa integrazione, procedura che avevamo congelato alla ripresa dei lavori avvenuto lo scorso febbraio per consentire l’inaugurazione della cattedrale».
Dall’11 maggio, giorno della riapertura ufficiale al culto del duomo, sono stati oltre 20mila i fedeli, i pellegrini e i turisti che hanno voluto vedere dopo mezzo secolo di attesa la chiesa madre di Pozzuoli.
Cento lavoratori sono così stati messi in cassa integrazione.
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