Rischio laboratori come punti prelievo: arriva la risposta campana

Napoli. Sul rischio che i laboratori vengano ridotti a punti prelievo, con conseguenti perdite dei posti di lavoro si è concentrato l’incontro organizzato da Confapi...

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Napoli. Sul rischio che i laboratori vengano ridotti a punti prelievo, con conseguenti perdite dei posti di lavoro si è concentrato l’incontro organizzato da Confapi Sanità Campania e il sindacato nazionale biologi liberi professionisti Federbiologi a cui ha partecipato il governatore Vincenzo De Luca. «La normativa regionale ha soddisfatto l’esigenza nazionale dell’aggregazione – spiega Silvana Papa, presidente Confapi sanità Campania - ma in Campania questa ha eliminato qualsiasi forma aggregativa che consentisse la vita stessa dei laboratori, riducendoli a punti prelievo con la formazione di consorzi. Noi chiediamo che venga applicato tutto ciò che è previsto dall’ordinamento nazionale, ossia che ci possa essere aggregazione in reti che non provochino perdite di posti di lavoro ma che siano funzionali alla riorganizzazione».

 
E il presidente della Regione Campania non si tira indietro.«Abbiamo due punti fermi: garantire la qualità delle prestazioni da fornire ai pazienti per le analisi laboratoriali, tutelare i migliaia di dipendenti impegnati nei piccoli laboratori - afferma il governatore De Luca - Lo faremo attraverso i consorzi di rete, che è una prospettiva che la legge consente. Abbiamo utilizzato un varco normativo per darci un nostro modello campano».


«In Campania, così come avvenuto in Puglia ed in Calabria, per evitare la chiusura di numerose attività con conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro, senza comunque determinare risparmi economici, stiamo lavorando da tempo per arrivare ad adottare forme innovative di aggregazione come i “Contratti di Rete” tra i laboratori - sottolinea il consigliere regionale Alfonso Longobardi - Tale nuovo modello di accorpamento consentirebbe sia il mantenimento dell’autonomia delle strutture nella fase analitica completa (ovvero la possibilità di continuare ad erogare le prestazioni di laboratorio fino ad oggi effettuate) sia la necessità di adempiere a quanto previsto dalla norme, ovvero procedere all’aggregazione giuridica delle strutture. Proprio per meglio strutturare questa nuova proposta di aggregazione, con il Presidente Vincenzo De Luca, abbiamo lavorato ad una proroga tecnica che fissa ad aprile 2018 il termine per completare tutti gli adempimenti utili e dare stabilità ad un comparto quale quello dei laboratori di analisi cliniche, che nonostante le incredibili difficoltà continuano ogni giorno a garantire qualità e una risposta assistenziale certa a favore di tutti i Campani». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino