Ritorno in classe nel Napoletano, il flash mob sulle note di Jerusalema

Il primo giorno di scuola a suon di musica all’Istituto Comprensivo Francesco Di Capua di Castellammare. Un flash mob che ha coinvolto gli alunni dell’asilo fino alle...

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Il primo giorno di scuola a suon di musica all’Istituto Comprensivo Francesco Di Capua di Castellammare. Un flash mob che ha coinvolto gli alunni dell’asilo fino alle scuole medie, uno spirito di gioia e amore che il nuovo preside Pasquale Iezza ha inteso diffondere ai suoi studenti.

 

«Le difficoltà ci saranno, ma l'augurio e la speranza che le supereremo tutti insieme sono più forti». Il dirigente al termine del video che ritrae lui stesso e tutte le sue classi ballare al ritmo di Jerusalema, scrive il messaggio alla platea scolastica: »Abbiamo ballato sulle note di Jerusalema che è una parola africana. Significa guidami, la nostra guida sarà l'amore», spiega il preside. Tutti hanno ballato in una festa dell'accoglienza per un ritorno a scuola dopo i mesi di lockdown e distanziamento. Immagini di gioia e di incoraggiamento anche per «i momenti difficili che arriveranno. Abbiamo tanto da imparare. Ognuno sarà la guida dell'altro», come ricorda il preside. «Ci saranno più che mai regole da seguire, mi auguro non siano vissuti come divieti. Sono piccoli pensieri che ognuno di noi deve imparare ad avere per l'altro», spiega. «I bambini e i ragazzi che frequentano la nostra scuola trovino l’ambiente più congeniale alla loro crescita nella serenità e nella gioia, trovino nello studio un impegno interessante per volere sempre di più approfondire ed essere parte attiva della conoscenze che non è divisa dalla verità, sia questa ricerca una marcia in più. Cercheremo tutti insieme - si legge nel messaggio di Iezza a tutto il personale scolastico, agli alunni e alle loro famiglie - di costruire ogni giorno, senza trascurare nulla e nessuno, uno spazio che è bello abitare di reciprocità e collaborazione dove ogni talento sia quel seme che diventi un albero da prestare riparo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino