Riviera romagnola,nuovo scandalo discriminazione: «No pizzaioli napoletani»

L'annuncio che ha scatenato le polemiche su Facebook
«Per le nostre catene di ristorazione cercasi pizzaioli per la prossima stagione estiva, paga 5,50 all'ora, no napoletani». E' l'annuncio-scandalo comparso...

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«Per le nostre catene di ristorazione cercasi pizzaioli per la prossima stagione estiva, paga 5,50 all'ora, no napoletani». E' l'annuncio-scandalo comparso su una nota pagina Facebook dedicata alla ricerca di personale per i ristoranti della riviera romagnola e che fa coppia con un altro annuncio comparso su un noto portale che pure aveva sollevato un vero e proprio vespaio di polemiche. Pochi giorni fa ,infatti, aveva scalpore l'annuncio pubblicato - e poi prontamente rimosso - sul portale Subito.it e che riguardava la compravendita di un appartamento nella città di Rimini. Nell'annuncio, infatti, alle condizioni di vendita si specificava che l'appartamento non si vendeva ai napoletani. Una discriminazione territoriale che ha fatto fare al nostro paese un salto indietro di oltre sessant'anni e che ha scatenato le ire di una intera città.


«Purtroppo quando ci troviamo di fronte a fatti di questo genere ci cadono le braccia - spiega il noto pizzaiolo napoletano Errico Porzio, che ha segnalato l'annuncio - non so dire se c'è una questione di discriminazione territoriale, ma sicuramente chi ha messo un annuncio del genere dovrebbe vergognarsi. Evidentemente non si vogliono pizzaioli napoletani o perchè sono più bravi o perchè un pizzaiolo in trasferta costa di più rispetto a un pizzaiolo autoctono. Il problema - ha sottolineato Porzio - è che si specifica che si cerca personale esclusivamente non napoletano, come a dire che i pizzaioli napoletani non sono graditi. Il fatto è che molto spesso sono proprio i pizzaioli napoletani a non voler lavorare a certe condizioni che vengono imposte da alcuni datori di lavoro che sembrano dimenticare che anche i pizzaioli sono lavoratori che vanno rispettati e pagati come tutti gli altri lavoratori».


Discriminazione territoriale o meno, però, non si può non sottolineare come in pochi minuti si siano accumulati decine di commenti negativi che hanno spinto l'autore dell'annuncio a rimuoverlo. Per ironia della sorte sulla stessa pagina Facebook qualche giorno prima è stato pubblicato un articolo che lanciava un appello da parte dei ristoratori romagnoli da anni alle prese con le arcinote difficoltà a reperire personale.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino