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«Un film a Napoli? Ci sto pensando, c'è qualche progetto... Questa città è stupenda, un meraviglioso set, e so che qui stanno girando parecchi film». Robert De Niro omaggia così, come meglio non potrebbe fare un mostro sacro del cinema, la città che ha scelto per trascorrere le vacanze nel Mediterraneo, a bordo del panfilo ormeggiato in rada con vista sul golfo.
Un soggiorno nel nome di cultura e sapori. Dopo aver visitato mercoledì il rione Sanità, con soste al museo Jago, da Poppella e da Concettina ai tre santi, ieri si è immerso nella magnificenza del museo del Tesoro di San Gennaro, prima di varcare la soglia di Mimì alla Ferrovia, uno dei templi della cucina napoletana.
Poi a tavola, con tutta la famiglia: accolto dai cugini Giugliano, allo chef Salvatore Giugliano ha chiesto un menu all'insegna della tradizione: «zizzona» di mozzarella, peperone imbottito, alici fritte, peperoncini verdi, seguiti da due assaggi di primo: maccheroncelli «lardiati» e ziti alla genovese, con finale di babà e limoncello, il tutto accompagnato da un ottimo Fiano d'Avellino. Da Mimì De Niro ha ricevuto un Pulcinella scolpito dall'artista Genny Di Virgilio. Finale a sorpresa, quando è comparsa anche la statuina di Diego Maradona: Bob l'ha stretta tra le mani, prima di baciarla. All'uscita dal ristorante, a salutarlo una folla di fan, con applausi e selfies.
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