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«Facciamo un investimento fortissimo sull'ammodernamento tecnologico» delle strutture sanitarie. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo da remoto al convegno sul tema «Una nuova strategia per trasformare il Sud un hub strategico dentro nuove politiche europei», promosso dal deputato di Articolo 1, Federico Conte, in corso a Napoli. Si punterà ad ammodernare tutte quelle apparecchiature che hanno in media oltre i cinque anni. Un ammodernamento che, a giudizio di Speranza, contribuirà non solo a colmare il gap ma a rendere più efficienti i servizi sanitari. Per quanto riguarda il Sud si metteranno risorse per potenziare gli screening oncologici. Poi si punterà al rafforzamento della salute mentale, dei consultori e dare risposte a quella fetta di popolazione che è «nella povertà sanitaria». «Noi siamo in grado di mettere in campo una stagione nuova», ha detto ancora.
«La pandemia - aggiunge - è in una fase nuova perché l'altissima percentuale di persone vaccinate ci ha messo nelle condizioni di reggere in maniera molto diversa anche l'ultima ondata, che è stata molto dura in termini di numero di contagi, ma non si è trasformata in ospedalizzazioni nella stessa percentuale e proporzione che avevamo imparato a conoscere». «Stiamo piegando la curva che vede oggi numeri molto più bassi rispetto alle settimane precedenti». «Siamo nelle condizioni - continua - di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi, sempre con i piedi per terra. L'altissimo tasso di persone vaccinate nel nostro Paese ci mette nelle condizioni di poter gestire questa fase di contrasto al Covid con meno difficoltà rispetto al passato».
Poi sul Reovery Plan: «Le risorse del Pnrr consegnano una grande finestra di opportunità al nostro Paese.
«È un'occasione davvero senza precedenti - ha aggiunto Speranza - che vale per tutti gli ambiti: penso alle diseguaglianze materiali, alle diseguaglianze infrastrutturali, penso alle potenzialità di sviluppo in materia di ambiente, di ecosostenibilità, della cultura e del turismo, e penso in particolare alla straordinaria opportunità che noi abbiamo, anche con i fondi del Pnrr e non solo, di recuperare una migliore qualità dei servizi sanitari nel Mezzogiorno».
«Abbiamo una grande occasione di recuperare un deficit di qualità dell'assistenza nelle regioni del Mezzogiorno - prosegue - È evidente che nelle stagioni in cui sul servizio sanitario nazionale si investiva poco, i territori più forti si sono difesi meglio e il gap già esistente è aumentato. Oggi siamo dinanzi a un tempo nuovo. Sono diventato ministro a settembre 2019, quando nel Fondo sanitario nazionale c'erano 114 miliardi di euro e si metteva mediamente 1 miliardo in più all'anno.
Con l'ultima legge di bilancio noi arriviamo a 124 miliardi e ci impegniamo ad arrivare a 126 l'anno prossimo e a 128 tra due anni, ma da 114 a 124 in 2 anni si tratta del più significativo passo in avanti che si sia visto negli ultimi anni. Penso che sia un passo avanti importante ma penso che bisognerà ancora insistere, e che il tema di oggi è come utilizziamo al meglio queste risorse. Assieme a queste risorse ordinarie ci sono le risorse straordinarie, 20 miliardi del Pnrr da investire in buona parte in assistenza domiciliare, in parti significative in ammodernamento e nuove tecnologie».
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«Penso che la riflessione sul Mezzogiorno sia attuale perché c'è una finestra di opportunità senza precedenti. Sono treni che non possiamo assolutamente perdere.Con grande praticità noi siamo nelle condizioni di provare a mettere in campo risorse, progettualità e innovazioni per una stagione nuova. Chiaramente per farlo abbiamo bisogno di soggetti politici che facciano la propria parte, di soggetti politici capaci di aprirsi di allargarsi e di costruire relazioni con pezzi di società. Il Sud si rialza e riparte se passa l'idea che un ruolo determinante lo hanno anche le forze sociali, produttive, del mondo del lavoro, che devono necessariamente condividere le priorità di intervento», ha aggiunto Speranza.
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