Rom a Giugliano, la rabbia del sindaco «Bruciano rifiuti, ora basta»

Rom a Giugliano, la rabbia del sindaco «Bruciano rifiuti, ora basta»
«Se non smantelliamo i campi rom ci ritroveremo sempre a raccontare nuovi roghi vivendo da ostaggi nelle nostre case». Sono le parole pubblicate sui social dal sindaco...

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«Se non smantelliamo i campi rom ci ritroveremo sempre a raccontare nuovi roghi vivendo da ostaggi nelle nostre case». Sono le parole pubblicate sui social dal sindaco di Giugliano Nicola Pirozzi, parlando di roghi tossici e dell'arrivo della stagione degli incendi. Parole dure contro i rom e a suo dire, il fallimento delle associazioni che stanno seguendo il progetto Abramo, dedicato alla comunità di via Carrafiello. Parole dure anche contro le altre istituzioni, al punto che Pirozzi evoca la possibilità di «prendere in considerazione altri percorsi meno istituzionali ma indispensabili affinché si intervenga con decisione e urgenza». Proprio su questo il consigliere di minoranza Paolo Conte ha invitato il sindaco a «chiarire il suo pensiero, non alimentando la rabbia dei cittadini. I modi diversi, immaginati dal sindaco, non appartengono alle istituzioni né ai giuglianesi».

Il primo cittadino dell'alleanza Pd-M5Stelle teme che con l'arrivo dell'estate aumentino i roghi: «Abbiamo bonificato molti punti sensibili da cumuli di rifiuti, ma gli scarichi sono ripresi perché mancano gli agenti per i controlli. Non possiamo rischiare di vivere un'altra estate tra colonne di fumo nero né di eseguire sgomberi senza alternative». E così invoca lo sgombero dei campi rom, definendolo «la battaglia di tutte le battaglie e un piano emergenziale contro i roghi impiegando l'esercito in modo permanente».

Pirozzi annuncia che a giugno «ci sarà l'ennesima riunione e spero di poter annunciare provvedimenti concreti. Altrimenti si cambierà strategia. Pretendo che i parlamentari, i consiglieri regionali, il governo e tutte le istituzioni coinvolte forniscano soluzioni immediate contro rom e roghi». Strali anche contro il progetto Abramo: il piano nacque prima con l'idea di realizzare un ecovillaggio poi si è trasformato nella possibilità di fittare case agli occupanti di via Carrafiello. Ora si valutando la possibilità di acquistare, con i soldi del fondo, case o appezzamenti di terreno da dare appunto alle persone di quella comunità. Ma anche su questo il sindaco dà la responsabilità alle associazioni «che non hanno trovato soluzioni abitative per i rom. E quella prospettata, a Castel Volturno, è stata bocciata. Adesso si discute sull'ipotesi di ospitarli in uno stabile della Chiesa in provincia di Salerno. Lo devono capire tutte le istituzioni che hanno il dovere di intervenire con urgenza».

Il post ha scatenato le reazioni della minoranza: «Che fine hanno fatto le telecamere di Costa? - chiede Luigi Sequino - Dove sono i vigili del fuoco? Perché non abbiamo un comandante della polizia municipale? Un po' Salvini, un po' Pinocchio, Pirozzi cerca di buttare le mani avanti e dire che i roghi che arriveranno non sono colpa sua. Annuncia azioni eclatanti ma non dice di cosa si tratta. E sancisce il fallimento di tutto quello che il Pd ha detto negli ultimi anni». Il monito di Pirozzi è condiviso dal centrodestra campano. Il segretario della Lega Grant gli dà ragione e invoca la discussione in consiglio regionale. Per Peluso, vice responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno di FdI, «fa piacere che il sindaco abbia compreso che la città è abbandonata e che occorre un'azione democraticamente forte».
 

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Il Mattino