Tra i 30 mila desaparecidos vittime della dittatura militare argentina c'è pure una ragazza nata a Napoli, Rosaria Grillo. La sua storia è al centro del libro...
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Anni in cui - ha evidenziato Narducci - l'Italia si limitò a esprimere blande richieste di informazioni sulla sorte dei tanti cittadini italiani desaparecidos, per poi chiedere giustizia, in modo parziale e approssimativo, solo dopo la fine della dittatura. Di «silenzio indecente» ha parlato Narducci durante la presentazione del libro a Palazzo Reale, iniziativa della «Fondazione Premio Napoli» in un evento ideato da Désirée Klain e patrocinato dal festival internazionale di giornalismo civile, «Imbavagliati». All'incontro sono intervenuti Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli, il giornalista Dario Del Porto, Jualian Athos Caggiano dell'associaazione «Hijos Argentina», Alessandro Senatore dell'Istituto di cooperazione e sviluppo Italia-Cuba, la giornalista Alessandra Riccio, Danilo Risi dell'Associazione Giuristi democratici e il premio Nobel per la Pace Francesco Gnisci Bruno, che ha definito il dramma dei desaparecidos «una delle stragi più crudeli della storia dell'umanità». Nel corso della presentazione l'esposizione Los Guevaristas-Una historia napoletana, già presentata a Buenos Aires da Narducci. Durante la manifestazione è intervenuta Djimi Elghalia, vice presidente dell'«Associazione Saharawi in favore delle vittime delle gravi violazioni dei diritti umani ad opera dello Stato Marocchino e membro del Comitato per le Famiglie Saharawi scomparse. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino