Ladri d'auto 4.0: falso caricabatterie per disattivare il sistema di allarme

VOLLA. Ruba all'interno di un'auto senza forzare la portiera grazie ad un inibitore di segnale. Arrestato ladro
Scende dal motorino e preleva una borsa da un’auto appena parcheggiata e chiusa con il telecomando centralizzato, arrestato in flagranza di reato a Volla un 36enne di...

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Scende dal motorino e preleva una borsa da un’auto appena parcheggiata e chiusa con il telecomando centralizzato, arrestato in flagranza di reato a Volla un 36enne di Napoli. I carabinieri gli scoprono addosso il nuovo ‘passe-partout’ per aprire senza forzare qualunque portiera centralizzata.


Il piccolo aggeggio ha l’oneroso costo di 500 euro - sul mercato nero e illegale, ovviamente - ma consente di rifarsi con guadagni alti e altrettanto illeciti. Si tratta di un inibitore di segnali radio nascosto in un caricabatterie, sul quale vengono però messe due normali pile usa e getta. Il ladro, L.R., già con precedenti, aveva seguito un uomo alla guida di una Hyundai Tucson, nuova, questi si è fermato ed è entrato ignaro nel bar in piazza, dietro di lui un uomo sullo scooter che ha immediatamente parcheggiato accanto alla macchina che la vittima credeva di aver chiuso col telecomando. Il 36enne si è avvicinato alla macchina, uno sguardo veloce sui sedili, poi come se questa fosse sua l' ha apre ed ha prelevato una borsa contenente un pc portatile e alcuni documenti, ed è risalito sullo scooter. Ad assistere alla scena però c’erano due carabinieri in abiti civili della locale stazione, in un servizio mirato di controllo del territorio, i militari insospettiti dal comportamento dell’uomo lo hanno immediatamente fermato per un controllo, e, oltre alla borsa - che dichiarava di sua proprietà - gli hanno trovato nella tasca del giubbotto il caricabatterie, ovvero la centralina che gli ha consentito di aprire la portiera. Nel frattempo è giunto il proprietario dell’auto che ha riconosciuto la sua borsa tra le mani del ladro, che è stato arrestato per furto aggravato.

La borsa è stata così restituita al legittimo proprietario mentre il piccolo aggeggio è stato sequestrato,  ed è in pratica la nuova ‘chiave’ dei furfanti per rubare all’interno delle macchine senza forzare né rompere vetri o portiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino