«A Napoli, il 'consigliere comunale per gli extracomunitari' voluto da De Magistris ha un interprete perché non parla l'italiano!!! No comment...»....
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Non è tardata ad arrivare la replica dal consiglio comunale di Napoli. «Può capitare che un extracomunitario validamente eletto chieda, a suo ausilio e senza oneri pubblici, un traduttore. Del resto si tratta di conoscere e praticare la Costituzione ovvero la possibilità di poter svolgere liberamente un mandato elettivo. Dispiace che le istituzioni repubblicane siano abitate anche da chi ignora la Costituzione» ha detto il presidente del Consiglio comunale di Napoli, Alessandro Fucito. La proposta di poter consentire a un interprete la presenza nell'aula consiliare era stata avanzata proprio dal presidente Fucito nel corso dell'ultima seduta ed è stata varata all'unanimità da tutto il Consiglio. «Ringrazio - conclude Fucito - il Consiglio comunale che all'unanimità ha approvato tale dispositivo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino