Regionali Campania 2020, fischi e lancio di pomodori contro Salvini a Torre del Greco

«Il 20 e 21 settembre finalmente milioni di campani voteranno: chi vuole il vecchio sceglie De Luca, chi vuole provare il nuovo finalmente ha la Lega». Lo ha detto il...

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«Il 20 e 21 settembre finalmente milioni di campani voteranno: chi vuole il vecchio sceglie De Luca, chi vuole provare il nuovo finalmente ha la Lega». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, questa mattina a Pompei  e impegnato nel corso della giornata in diversi appuntamenti in Campania che culmineranno con un comizio nel tardo pomeriggio a Napoli.


Il tour però è stato interrotto da fischi, slogan, contestazioni e lancio di pomodori a Torre del Greco, dove il capitano della Lega è riuscito a parlare solo 5 minuti sul palco allestito nella zona tra via Roma e corso Vittorio Emanuele.

Salvini doveva anche visitare le aree mercatali di largo Santissimo e passeggiare in via Salvator Noto, ma le condizioni ambientali - è stato organizzato anche un corteo composto da almeno un centinaio di manifestanti partito da piazza Santa Croce - hanno consigliato ai responsabili del servizio d'ordine di puntare direttamente al gazebo dove erano presenti già gli attivisti locali. 

   
Impossibilitato a continuare, Salvini ha fatto tappa a Vietru sul Mare, dove ha incontrato gli altri leader del centrodestra Antonio Tajani e Giorgia Meloni per una foto ricordo con il candidato presidente Stefano Caldoro: «Sarà un voto poco ideologico ma molto concreto. I campani chiedono il diritto alla salute e noi andremo ad aprire, con Caldoro, i troppi ospedali chiusi. C'è gente che chiede il diritto alla vita con un ambiente pulito; io sarò già a Giugliano perché oltre che per le balle, De Luca è famoso per le ecoballe. È stato riempito di soldi ma non ha smaltito nulla e la gente muore di cancro, di inquinamento. Noi non promettiamo miracoli, però quando Caldoro ha governato lo ha fatto in maniera efficace, concreta, parlando poco e risolvendo tanto. La gente non chiede assistenza ma chiede infrastrutture», ha detto il leader della Lega. 
 

Sulla stessa linea la Meloni: «Anche qui in Campania abbiamo visto De Luca passare la sua giornata a far finta di estraniarsi dal partito di cui fa parte e dalla maggioranza che lo sostiene a livello nazionale e quindi a prendere le distanze dal governo nazionale... Si vota De Luca, ci si tiene l'Azzolina... Questo è quello che accadrà nelle prossime regionali». E ancora: «Occupato alle sua appassionate dirette televisive e Fb, De Luca si è dimenticato di amministrare la cosa pubblica, che è un altro lavoro... Siamo contenti, per carità, che De Luca faccia sorridere i propri cittadini, ma dobbiamo anche dire ai cittadini campani che se voti qualcuno perchè ti fa ridere, poi è normale che ti ritrovi una politica che fa ridere... Noi, al parolaio De Luca, contrapponiamo l'operaio Caldoro, una persona che quando ha governato, ha dimostrato di saper costruire e di saper lasciare un segno del proprio passaggio...»
 

La chiosa è di Caldoro, che sottolinea il valore del «centrodestra unito» incontrando la stampa dalla Villa Comunale di Vietri sul Mare. «Si tratta - ha spiegato Caldoro - di un importante segnale di un centrodestra unito, venire qui a Vietri e farlo insieme, in una delle più belle coste del mondo. Il dato politico non è trascurabile: Salvini, Meloni e Tajani sono già in giro per la Campania».  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino