Scontri tra forze dell'ordine e manifestanti all'ingresso di piazza del Plebiscito, a Napoli, nei pressi del palazzo della prefettura dov'era in corso il comitato per...
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Ci sono alcune centinaia di persone in piazza per protestare contro la visita di Matteo Salvini a Napoli. Il corteo s'è mosso su via Toledo da largo Berlinguer cantando «Bella ciao». In strada attivisti dei centri sociali tra cui Insurgencia ed Ex Opg Occupato, esponenti di Potere al Popolo e della Rete Napoli Senza Confini, ma anche membri dei Cobas.
Gli attivisti di Insurgencia hanno appeso delle magliette della Lega ad un filo a due lampioni su via Toledo con scritte contro Salvini e la frase « Napoli non si lega». Molte le accuse mosse a Salvini tra cui quella gridata al megafono da attivisti: «Nel cosiddetto decreto spazzaclan non si dice niente delle mafie e ci si preoccupa di fare multe a chi salva i migranti». In strada anche un manifestante con un cane vestito da uno striscione con la frase «lega uguale mafia».
Insieme ai giovani attivisti anche molti cittadini comuni: «Le proteste partono da chi fa attivismo spiega Viola Carofalo, portavoce di Potere al Popolo - ma come sta avvenendo anche in altre città gli italiani si sono stancati delle bugie di Salvini, vogliono sviluppo e progresso non odio. Anche chi lo guardava con fiducia ora la sta perdendo, hanno scoperto la fregatura, il vento sta cambiando»
«La critica se è simpatica e colorata è divertente ma quando si arriva alla minaccia e alla violenza no» ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, parlando al termine del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica . Il responsabile del Viminale ha detto che «questori e prefetti sanno fare bene il loro lavoro».
«Quando l'iniziativa era ormai agli sgoccioli e nella piazza era rimasto poco più di un centinaio di persone a fare solo cori verso il ministro dell'Interno, al primo accenno di tensione è partita una carica completamente evitabile che ha manganellato duramente i manifestanti». Lo affermano, in un una nota, gli esponenti della rete «Napoli senza confini», commentando gli scontri avvenuti al termine della manifestazione contro la visita di Matteo Salvini a Napoli. «Ci sono stati - prosegue la nota - diversi contusi e feriti e uno stesso rappresentante delle forze dell'ordine che era di fianco a noi e cercava anch'egli di fare spazio tra il cordone di polizia e i manifestanti, che tentavano di ricomporre un cordone per gestire la situazione. Abbiamo ascoltato in un primo momento la polizia parlare di una transenna che lo avrebbe colpito, ma la transenna è stata lanciata solo dopo che era partita la carica da qualche manifestante che avrà pensato cosi di difendersi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino