San Carlo, De Magistris: «Una giornata negativa»

San Carlo, De Magistris: «Una giornata negativa»
«Sono amareggiato, una giornata assolutamente negativa - ha commentato de Magistris al termine del consiglio di indirizzo - ora tocca al ministro. Io sarò sempre dalla parte...

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«Sono amareggiato, una giornata assolutamente negativa - ha commentato de Magistris al termine del consiglio di indirizzo - ora tocca al ministro. Io sarò sempre dalla parte del Teatro, dell'arte e della cultura e dei lavoratori. Era una decisione già presa, è evidente».




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Nel corso della riunione sono stati esaminati gli oltre 40 curricula giunti in seguito alla manifestazione d'interesse lanciata nel precedente Consiglio di Indirizzo. «Almeno 15 erano superiori a quello della sovrintendente uscente - ha detto de Magistris - Purchia inoltre ha scritto una lettera ingiuriosa nei miei confronti allegandola al curriculum. Ma, ribadisco, che la mia posizione non ha nulla di personale. Avrei voluto scrivere una pagina nuova dopo sei anni».



Caldoro ha poi confermato che la lettera di Purchia è stata messa a verbale: «Ne ha oggi scritto una seconda che è quella che conta, neppure io condividevo i toni della prima» ha spiegato il governatore. «Abbiamo fatto una valutazione molto attenta dei curricula. Siamo arrivati a cinque nomi ed abbiamo scelto la strada della continuità e il riconoscimento dei risultati raggiunti. Speriamo ora di recuperare un lavoro comune» ha concluso Caldoro. Sull'ostilità del sindaco nei confronti della sovrintendente, Caldoro ha detto: «I dissensi ci possono essere ma prima o poi bisogna decidere».



Maddaloni ha parlato di «un lavoro serio e sereno per il bene del teatro San Carlo al netto dei preconcetti, non una liturgia formale. Non avevamo una decisione già assunta» e di un accordo con il sindaco fino all'individuazione di 5 nomi condivisi tra in quali quello di Rosanna Purchia, «tutti nomi ottimi che potrebbero essere valutati anche per altre cariche all'interno del teatro ancora da ricoprire». «Nomi - ha spiegato ancora il vicepresidente del cdi - tra i quali non c'era un Maradona ma tanti Higuain, quindi, abbiamo scelto la continuità».
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Il Mattino