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Intitolata a Giuseppe Salvia, il vicedirettore del carcere di Poggioreale che fu assassinato dalla Nuova camorra organizzata (per ordine del boss Raffaele Cutolo) il 14 aprile 1981, a soli 38 anni, la XVI edizione del premio nazionale di poesia e narrativa “Talenti Vesuviani”, che si è svolto nella biblioteca padre Alagi, in Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano, organizzato da Vincenzo Russo.
Il premio incentrato sulla legalità, ha assunto col tempo una connotazione sempre più internazionale. Sono giunte infatti quest’anno anche opere da Israele, Cina, Svizzera e Germania. Sette i vincitori delle varie sezioni, tra cui vi è anche il Premio della presidenza della Camera dei deputati che ha patrocinato il concorso insieme alla città di San Giorgio a Cremano e alla regione Campania.
Alla presenza dei figli di Giuseppe Salvia, tra cui Claudio, attualmente sub commissario a Casamicciola, del sindaco Giorgio Zinno, del vicesindaco Pietro De Martino e del presidente del consiglio comunale Michele Carbone, è stato affrontato il tema della legalità, partendo proprio dalle tristi vicende di camorra in cui è rimasto coinvolto l’ex vicedirettore di Poggioreale, dagli anni 80 ad oggi.
Successivamente il dibattito si è esteso grazie ai contributi di Giovandomenico Lepore, già capo della Procura della Repubblica di Napoli; Santino Mirabella, magistrato del tribunale penale di Catania; del cap. Andrea Leacche, comandante della compagnia di Torre del Greco e del giornalista Nico Pirozzi.
Presenti anche Cira Celotto, presidente dell’ass.
«Sosterremo ed accoglieremo sempre iniziative come quella di Vincenzo Russo – ha detto il sindaco Giorgio Zinno - perché attraverso la poesia possiamo diffondere i valori della giustizia e della democrazia contro gli ideali propri della criminalità che sono: potere, denaro e sopraffazione».
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