Va a fuoco concessionaria di auto nel Napoletano: danni alle vetture, ipotesi racket

Va a fuoco concessionaria di auto nel Napoletano: danni alle vetture, ipotesi racket
Commercianti ancora nel mirino a San Giorgio a Cremano. Nella notte, attorno alle 3, alcuni malviventi si sono introdotti nel cortile di un autosalone in corso Umberto e hanno...

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Commercianti ancora nel mirino a San Giorgio a Cremano. Nella notte, attorno alle 3, alcuni malviventi si sono introdotti nel cortile di un autosalone in corso Umberto e hanno appiccato un rogo che ha coinvolto e distrutto 4 veicoli. Dopo le segnalazioni dei residenti, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ponticelli a domare le fiamme in pochi minuti. Pressoché immediato anche l'arrivo dei carabinieri della stazione locale: gli investigatori hanno provveduto a effettuare i primi accertamenti di rito, interrogando il titolare della concessionaria.


Le telecamere private esterne al locale, puntate esattamente sul cancello d'ingresso, potrebbero rivelare indizi preziosi alla risoluzione del caso. I militari analizzeranno nelle prossime ore i fotogrammi dei video per provare ad estrapolare elementi di rilievo. I danni, in ogni caso, sarebbero da individuare nell'ordine delle decine di migliaia di euro. Non si esclude la pista del racket, mentre restano da valutare i collegamenti con gli altri due episodi «affini» verificatisi in città negli ultimi dieci giorni.

La settimana scorsa una bomba carta era stata fatta esplodere davanti alla saracinesca di un rivenditori di biciclette e minimoto di via Gianturco. Mercoledì notte, invece, ad essere divorata dalle fiamme era stata la Smart del fratello del titolare dell'esercizio, un spedizioniere doganale che - almeno in apparenza - poco avrebbe a che fare con gli affari di famiglia. Sui due precedenti indaga la polizia del commissariato di via Rosa: gli agenti vagliano al momento la pista della vendetta personale. Non è ancora chiaro se anche quanto successo ieri notte possa essere in qualche modo ricollegato ai precedenti. Il momento per gli esercenti sangiorgesi, comunque, resta nero. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino