La furia dei sicari si scatena alle cinque della sera. Nell'area orientale di Napoli, diventata ormai una specie di poligono a cielo aperto, tornano a fare fuoco le armi della...
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Vivere e morire a Napoli è ormai una questione di millimetri. Se la fortuna ti assiste la fai franca. Lo sa bene il 36enne Livio Esposito, incensurato che lavora come cuoco in un ristorante di San Giorgio a Cremano e che ieri stava rincasando a bordo della sua auto - una Renault Clio - insieme con la moglie.
All'improvviso da una macchina che percorreva il corso Protopisani e che si è affiancata alla sua qualcuno ha iniziato a sparare all'impazzata: i colpi erano quasi sicuramente indirizzati verso un altro obiettivo, forse verso un giovane che percorreva lo stesso tratto di strada a bordo di un ciclomotore.
Fatto sta che i proiettili hanno incrociato la traiettoria percorsa da Esposito, che è stato colpito a una spalla e, fortunatamente di striscio, alla gola. Una tragedia sfiorata che ripropone drammaticamente gli scenari da Far West che stanno illuminando i quartieri della periferia est.
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Il Mattino