Sangiuliano contro De Luca: «Pensi a sanità e trasporti»

«Farò il ministro della Cultura anche nel secondo Governo Meloni»

Il ministro Gennaro Sangiuliano con Matteo Renzi e Ignazio La Russa
Questa volta Gennaro Sangiuliano non ce l'ha fatta più. Quando ieri, per l'ennesima volta, il presidente della Regione Vincenzo De Luca lo ha definito...

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Questa volta Gennaro Sangiuliano non ce l'ha fatta più. Quando ieri, per l'ennesima volta, il presidente della Regione Vincenzo De Luca lo ha definito «ministro delle cerimonie», il numero uno del dicastero della Cultura ha deciso di replicare. «Pensi alla sanità e ai trasporti», dice in buona sostanza, per poi rispondere a tono sul piano comico: «De Luca è un battutista. Ormai è un'imitazione di Crozza che fa la sua imitazione». Ma dietro tutto ciò c'è anche il piano politico. E punzecchiato sulla sua candidatura alle Regionali, Sangiuliano prima dice: «Farò il ministro della Cultura anche nel secondo Governo Meloni». Poi aggiunge: «Faccio ciò che la mia leader Giorgia Meloni mi dice di fare». E quindi, se ci fosse un'intesa del centrodestra e un'indicazione di Fratelli d'Italia, Sangiuliano non si tirerebbe indietro. D'altronde la sfida a distanza con De Luca, che pure ha i suoi nodi da risolvere con la telenovela terzo mandato, si è di fatto già aperta.

Il teatro del nuovo botta e risposta tra Sangiuliano e De Luca è stato l'hotel Romeo dove si è tenuta la prima giornata del Riformista. Invitati all'appuntamento sia il ministro della Cultura che il presidente della Regione. I due hanno partecipato a momenti diversi della giornata e non si sono quindi mai incrociati. In mattinata l'intervento dell'ex sindaco di Salerno, nel pomeriggio quello dell'esponente dell'Esecutivo Meloni. Vincenzo De Luca ha portato avanti il suo solito show, fatto di attacchi al governo e al Pd, con battute ripetute ormai a repertorio: «Abbiamo una propensione di molti ministri a fare operazioni di immagine rispetto alla sostanza. Magari saremo condizionati qui a Napoli perché abbiamo il ministro delle cerimonie», nel dettaglio le parole di De Luca intervistato da Augusto Minzolini. 

Sono le 15,30 quando il ministro Sangiuliano arriva al Romeo. De Luca è già andato via da tempo. Ma Benedetta Frucci, che tiene l'intervista all'ex direttore del Tg2, gli riferisce dell'intervento del governatore. E stavolta Sangiuliano chiarisce: «De Luca mi diverte, fa un'ottima imitazione di Crozza che lo imita e il cerchio si chiude». E ancora: «Il governatore mi sembra Wanda Osiris, gli piace scendere lo scalone e avere l'applauso». Sangiuliano difende la concretezza delle sue realizzazioni a Napoli: «Se andiamo alla Floridiana o all'Albergo dei poveri vedete fatti concreti, non cerimonie. Io cerco di avere uno stile istituzionale, se fossi De Luca mi occuperei più degli ospedali della Campania, perché grandi istituzioni come Nomisma dicono che in Campania un cittadino su due non riesce a curarsi adeguatamente. Oppure lo accompagnerei a fare un giro sulla Circumvesuviana che funziona malissimo». Ma il ministro viene ancora stuzzicato su una sua candidatura alla guida della Regione. «Io sono candidato a fare il ministro della Cultura, anche nel secondo governo Meloni che durerà fino al 2032», la prima risposta. Poi, però, aggiunge: «Io ho un leader, Giorgia Meloni, e faccio ciò che mi dice lei».

Insomma: i due, De Luca e Sangiuliano, sembrano già essere in clima derby in vista delle Regionali. Interpellato sul suo futuro, De Luca scherza. «Terzo mandato da governatore, europee o segretario Pd?», gli chiede Minzolini. «Il massimo della mia aspirazione per il futuro è innanzitutto una buona condizione di salute. Per il resto teniamo aperti tutti gli scenari, perché autolimitarci», risponde. Poi conferma: «La decisione la devono prendere i cittadini e non i dirigenti del Pd, noi andiamo avanti comunque». 

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Il Mattino