Quindici milioni per i disabili, stabilizzazione dei primi 800 precari entro settembre, revisione dei tetti di spesa. Sono le misure in materia di sanità annunciate ieri dal...
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I 15 milioni consentono di allineare la parte del fondo sociale regionale al fondo nazionale per le politiche sociali e al fondo nazionale per le autosufficienze, rispettivamente di 28 e 33 milioni. «È un atto di solidarietà nei confronti delle fasce più deboli e al tempo stesso un atto istituzionale con cui dimostriamo che gli impegni assunti saranno mantenuti rigorosamente dal primo all'ultimo», ha aggiunto il governatore che ha già messo nel mirino il prossimo obiettivo, la rimodulazione dei tetti di spesa, che anche quest'anno saranno raggiunti e superati con largo anticipo. «È una vergogna intollerabile per un Paese civile. Ma nel 2016 - ha garantito - elimineremo questa vergogna, per farlo ci vuole una programmazione anticipata sulla base di criteri rigorosi di verifica dell'appropriatezza delle prestazioni». L'altra misura riguarda la stabilizzazione. Entro settembre saranno assunti gli 800 precari a tempo determinato. «Con il commissariato abbiamo già avviato il percorso. Le aziende sanitarie sono impegnate a pubblicare gli atti e a dare vita alle commissioni in maniera tale che per settembre siano completati i colloqui e le procedure», è la tempistica dettata da De Luca. L'operazione sarà a costo zero: nella circolare trasmessa alle aziende si fa riferimento alla rimozione dei vincoli di finanza pubblica del 2010 e alla spesa storicizzata per i precari a tutto il 2014. Dunque la stabilizzazione è sganciata dal turn over e diventa immediata. Più complesso il percorso per i contratti atipici (circa 700) per i quali è previsto un doppio passaggio: prima il contratto a tempo determinato e poi la stabilizzazione. «Ma in pochi mesi tutta l'operazione sarà completata», ha detto il presidente della Regione.
Per il suo predecessore, Stefano Caldoro, stabilizzare i precari e pensare a nuovi criteri per i tetti di spesa è possibile grazie al lavoro svolto negli anni scorsi. «Bene, siamo da un anno in attesa ok governo. La Campania ha le carte in regola», ha scritto su Twitter. Sul fondo per la disabilità Caldoro ha invece attribuito al governo la responsabilità di aver azzerato le risorse. «La Regione - ha spiegato - non ha tagliato un euro». L'ex governatore ha invece definito «incerta e ridicola» la proposta di rifinanziare il fondo con «soli» 15 milioni.
La sanità è destinata a restare terreno di scontro tanto più che De Luca ha già fatto sapere che metterà mano alla revisione del piano ospedaliero presentato da Caldoro due mesi fa.
Il Mattino