A meno di un mese dall’entrata in vigore del decreto sul riassetto della rete laboratoristica - che prevede il consorzio delle piccole strutture - titolari e dipendenti dei...
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«Il concetto dell’accorpamento, che si impone ope legis per le piccole strutture - evidenzia Elisabetta Argenziano, Segretario nazionale di Federbiologi -, viola il principio di libera concorrenza sancito dalle normative europee, lasciando morire le piccole imprese e favorendo soltanto alcune realtà laboratoristiche di grandi dimensioni, che vedono in alcuni casi anche il supporto di imprenditori stranieri certamente poco interessati alla crescita e allo sviluppo economico della nostra regione. La struttura commissariale non ha tenuto conto delle univoche indicazioni rassegnate all’unanimità dalla V Commissione Consiliare e della importante ed innovativa realtà costituita dalla rete-contratto proposta da Federbiologi e già realizzatasi tra numerosi laboratori campani. Era stato anche chiesto che l’eventuale trasformazione dei laboratori in punti prelievo avvenisse in forma volontaria e, comunque, al termine del quadriennio di validità del già ottenuto decreto istituzionale di accreditamento per le prestazioni di Patologia Clinica. Si sarebbe potuto creare un doppio binario per i consorzi già autoregolamentati con la soppressione dei laboratori e la nascita di un unico soggetto da accreditare e, distintamente, per la rete-contratto che costituisce, per scelta degli aggregati, una somma di laboratori che hanno delegato ad un unico soggetto la loro rappresentanza con il SSR. Vedo però margini di adattamento già all’interno del decreto 17/2016. E’ sufficiente una circolare esplicativa nella quale si precisi che i laboratori aggregatisi nella rete-contratto avranno diritto ad un nuovo decreto di accreditamento alla scadenza del quadriennio di validità. Per tale periodo potranno svolgere la fase analitica, delegando ad un unico soggetto i rapporti economico-finanziari e legali. Federbiologi chiede pertanto la sospensione immediata del decreto e la convocazione ad horas di un tavolo tecnico per esaminare le proposte di correzione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino