Sanità Campania, via libera a 48mila assunzioni: «Subito tavolo in Regione per le priorità»

Sanità Campania, via libera a 48mila assunzioni: «Subito tavolo in Regione per le priorità»
Le disposizioni legislative in materia di sanità contenute nella legge di bilancio 2022 del 30 dicembre scorso aprono la strada a 48 mila assunzioni in tutta Italia. La...

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Le disposizioni legislative in materia di sanità contenute nella legge di bilancio 2022 del 30 dicembre scorso aprono la strada a 48 mila assunzioni in tutta Italia. La norma stabilisce che gli enti e le aziende del servizio sanitario regionale, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale, possano assumere a tempo indeterminato il personale del ruolo sanitario e gli operatori socio-sanitari, compresi quelli non più in servizio che hanno avuto un rapporto di lavoro a tempo determinato, che abbiano maturato al 30 giugno 2022 almeno 18 mesi di servizio anche non continuativo, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022, secondo criteri di priorità definiti in ciascuna Regione.

«È una opportunità straordinaria - sottolinea il segretario generale della Cisl funzione pubblica Lorenzo Medici - per avviare finalmente il percorso utile alle assunzioni nel settore, coprendo almeno in parte gli spaventosi vuoti tuttora esistenti negli organici delle Asl e delle aziende ospedaliere».

In una lettera inviata al governatore della Campania de Luca, la Cisl Fp chiede un urgente incontro con le organizzazioni sindacali di categoria per definire i criteri di priorità propedeutici alla attivazione dei percorsi di stabilizzazione del personale, ed al tempo stesso sollecita di pervenire ad una rapida ricognizione di tutto il personale che ha maturato i requisiti richiesti dal comma 268 della legge. 

«La novità importante - aggiunge Medici - sta nel fatto che la norma, con il comma 269, introduce elementi in materia di spesa del personale, aumentando del 10% il fondo sanitario regionale nei confronti dell'esercizio precedente, e un ulteriore 5% nel caso in cui nella singola regione emergano ulteriori fabbisogni di personale rispetto alle facoltà assunzionali consentite. Come succede da noi in Campania. Per questo - conclude il leader della categoria - diffidiamo l'istituzione locale a fare presto e subito per scongiurare i ritardi che troppo spesso siamo stati costretti a registrare, atteso che tale incremento dal 2022 è subordinato all'adozione da parte delle Regioni entro 180 giorni di una metodologia per la determinazione del fabbisogno degli enti del Servizio sanitario».

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Il Mattino