«Parole, parole, parole. Il governatore De Luca sarebbe un degno partner di Mina. Le sue promesse e i suoi sbandierati impegni per la categoria degli operatori sanitari...
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«La Regione Campania sul tema della premialità prevista per tutti gli operatori sanitari oltre ad accumulare un ritardo vergognoso, ponendo la Campania ancora una volta agli ultimi posti nella classifica 'dell'efficienzà mostra il totale disprezzo verso migliaia di professionisti che hanno rischiato e rischiano la vita. Ringraziati a parole e bistrattati nei fatti. Il commissario ad acta Vincenzo De Luca - prosegue il segretario Medici - in questi anni ha calpestato e azzerato un dovuto e corretto modello di relazioni sindacali con la complicità del suo apparato burocratico ormai in totale confusione».
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«È molto grave che la amministrazione arrivi all'incontro senza quantificare le risorse disponibili da mettere sul tavolo - prosegue Lorenzo Medici - e solo con una proposta indecente che copre non più del 15 % del personale. Oltre a non mettere un euro di bilancio abbiamo avuto la sensazione netta che anche i 40miloni messi a disposizione dai decreti nazionali siano destinati ad altro fine. Nonostante chiesto a più riprese da tutte le sigle sindacali al tavolo quante risorse fossero disponibili per l'accordo il dottor Postiglione con acrobazie lessicali imbarazzanti non ha fornito una cifra concreta e la riunione si aggiornerà a martedì prossimo in cui speriamo che possa esser fatta una terza proposta dopo quella da 1000 euro per la fascia alta, 600 fascia media. Ma tutti i sindacati hanno chiesto un'altra fascia». «La richiesta dei sindacati autonomi di chiedere tavoli separati - spiega Medici - è certamente legittima ma annullare la riunione già fissata è un atto grave che manca di rispetto al sindacato confederale e offende migliaia di operatori sanitari che hanno dato l'anima nell'azione di contrasto al Covid19. Sia chiaro che, se la Regione Campania dovesse cedere al ricatto ignobile dei sindacati autonomi di proporzionare il riconoscimento economico in ragione delle qualifiche professionali, come se il rischio della vita cambi solo per il »rango« professionale, la risposta della Cisl Fp sarà durissima in tutte le sedi istituzionali e con tutti gli strumenti disponibili». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino