Governo della salute e commissariamento della sanità: al tavolo di monitoraggio trimestrale, fissato a marzo a Roma, per la verifica degli adempimenti del Piano di rientro...
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Il lavoro sul fronte della riqualificazione dei Lea va avanti a spron battuto. La scorsa settimana nella consueta plenaria a palazzo Santa Lucia con i direttori e manager di Asl e ospedali, De Luca ha chiesto conto, numeri e tabelle alla mano, dei risultati relativi all'incidenza di parti cesarei in ospedali e cliniche, delle percentuali di interventi di sintesi della frattura del femore entro 48 ore dal ricovero, dei tempi di pagamento dei fornitori e dei livelli raggiunti sul fronte della medicina veterinaria, della prevenzione, degli screening e dell'assistenza a disabili e anziani.
I dati, soprattutto quelli relativi all'ultimo semestre del 2017, sono confortanti e fanno registrare un generale miglioramento dei parametri che, bel 2015 e nel 2016, relegavano la Campania a fanalino di coda in Italia quanto qualità delle cure erogate ai cittadini. Una pagella che è migliorata nettamente sul fronte dei tempi di pagamento dei fornitori. In attesa che il censimento dei debiti nei confronti dei fornitori di beni e servizi sia concluso (un bando emanato ad hoc scade a fine febbraio) e fatte dunque le zavorre del passato (che ancora gravano per circa 800 milioni di euro sulle casse regionali) la maggior parte delle aziende sono attestate su pagamenti a poco più di 30 giorni.
In calo del 10-15 per cento anche le percentuali dei cesarei con alcune punte virtuose sia nel pubblico sia nel privato e guadagnano terreno anche le attività di prevenzione sia sul fronte della medicina veterinaria (con decine di migliaia di capi di bestiame controllati e vaccinati) sia per le vaccinazioni di adulti e bambini. Passi avanti anche sugli screening che da alcuni mesi procedono spediti nell'ambito dei controlli previsti e finanziati con i fondi per i 90 Comuni di Terra dei fuochi e nell'alveo del piano oncologico. Ora si tratta anche di consolidare i risultati raggiunti in termini di pareggio di bilancio, conseguito per il quinto anno consecutivo (fatta eccezione per i 60 milioni di rosso ancora da riassorbire a Napoli 1).
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Il Mattino