SANT'AGNELLO - Riaperto al traffico il versante santanellese di Piazza della Repubblica. La decisione è arrivata dopo che la perizia eseguita da un agronomo ha escluso...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nelle scorse ore, con l’ausilio di un cestello elevatore, gli esperti hanno raggiunto i rami del pino dove sono state collocate alcune fasce di protezione e provveduto a verificare la tenuta del cavo già applicato nel 2014. «Per l’intervento - racconta Claudio d'Esposito, presidente del Wwf Terre del Tirreno, in prima linea per la difesa del patrimonio arboreo locale - sono state utilizzate funi espansibili collaudate, dotate di stabilità a lungo termine e di appositi ammortizzatori per una oscillazione efficace, capaci di sostenere un peso di otto tonnellate ciascuna. Si tratta di un sistema di consolidamento delle chiome brevettato e molto usato in tutta Europa. Le funi dinamiche, che si aggiungono al cavo già presente, ora permettono complessivamente di reggere un peso di ben 18 tonnellate e ciò dovrebbe tranquillizzare tutti». Ecco perché il Comune di Sant'Agnello ha infine deciso di revocare l'interdizione dell'area.
Il 22 novembre il versante santanellese di Piazza della Repubblica era stato chiuso dopo che il titolare di un'azienda vinicola aveva segnalato agli uffici municipali il (presunto) pericolo derivante dall'inclinazione del pino. Nelle ore immediatamente successive si era paventata addirittura la possibilità del taglio dell'albero: circostanza alla quale il Wwf si era duramente opposto. Il Comune, sollecitato dai vigili del fuoco, aveva reso la zona off-limits in via precauzionale, in attesa che sulla stabilità dell'albero si esprimessero gli esperti. Successivamente un agronomo aveva escluso «situazioni di grave pericolo imminente o evidenti segnali di cedimento strutturali della branca che si protende verso la pubblica via». Insomma, nessun pericolo. Poi l'intervento del proprietario del pino e, infine, la riapertura dell'area. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino