Sant'Agostino alla Zecca, maxidiscarica davanti alla chiesa del '200

Sant'Agostino alla Zecca, maxidiscarica davanti alla chiesa del '200
Una maxidiscarica dove è possibile trovare materassi, materiali di risulta edili, pneumatici e mobili più o meno in pezzi. Non è lo spaccato della...

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Una maxidiscarica dove è possibile trovare materassi, materiali di risulta edili, pneumatici e mobili più o meno in pezzi. Non è lo spaccato della realtà quotidiana di una delle tante periferie degradate della città, ma lo scenario orribile di vico Croce a Sant'Agostino, antica stradina che costeggia la maestosa chiesa di Sant'Agostino alla Zecca, monumento del 1287 costruito dai sovrani della dinastia Angioina che all'epoca governavano Napoli. Uno spettacolo penoso a due passi dal corso Umberto, una delle strade maggiormente trafficate della città.


Circa due mesi fa, quando a causa dei tanti incivili che popolano la zona, la discarica ha cominciato a prendere forma, i residenti hanno immediatamente avvertito le istituzioni, chiedendo al Comune e ad Asìa un intervento per stroncare sul nascere il degrado che sarebbe arrivato insieme ai rifiuti. Dopo circa venti giorni dalle prime segnalazioni Asìa ha prelevato parte dei rifiuti, promettendo ai cittadini di ritornare in brevissimo tempo per ripulire definitivamente l'area dalla discarica che cominciava ad assumere proporzioni decisamente preoccupanti. Da allora silenzio più totale. 
 
Così la discarica di vico Croce a Sant'Agostino ha continuato a crescere fino ad assumere le attuali dimensioni. Un intero marciapiede è letteralmente occupato dai rifiuti che si stanno accumulando giorno dopo giorno ai piedi del cantiere per il restauro della chiesa di Sant'Agostino alla Zecca. Topi e insetti banchettano allegramente tra i rifiuti e, di tanto in tanto - come hanno più volte segnalato i cittadini - nomadi "armati" dei famigerati carrozzini arrivano alla ricerca di materiali ferrosi da riciclare. 

Vico Croce a Sant'Agostino e tutto il circondario parte del centro storico Unesco sono ormai una delle tantissime "periferie del centro", luoghi centrali dal punto di vista geografico ma abbandonati al loro destino dal punto di vista dei servizi offerti ai cittadini. In zona secondo alcune voci per ora non confermate dovrebbe essere istituito lo spazzamento meccanizzato. Un progetto a dir poco temerario che rischia di scontrarsi con le tante problematiche - a cominciare dalla conformazione stessa degli antichi vicoletti, passando per l'atavico problema della sosta selvaggia di auto e scooter - di un territorio su cui le istituzioni sembrano aver ormai mollato la presa. La II Municipalità - e a onor del vero va riconosciuto che i parlamentini hanno risorse ormai ridotte "all'osso" - sembra essere concentrata quasi esclusivamente sulla pulizia delle caditoie e sul lavaggio meccanico delle strade. Poco, decisamente troppo poco per un territorio che, come dimostra lo scempio di vico Croce a Sant'Agostino, avrebbe bisogno di interventi a 360 gradi su tutte le tematiche igienico-ambientali. 

Un problema, quello delle scarse risorse a disposizione delle Municipalità, figlio di una delle grandi incompiute di questi ultimi 9 anni: il decentramento amministrativo che avrebbe dovuto dare alle 10 Municipalità reali responsabilità di governo e amministrazione del territorio. Oggi, invece, i parlamentini sono ridotti praticamente all'impotenza a causa della totale dipendenza dall'amministrazione centrale per tutti gli stanziamenti economici, e gli effetti sono ben visibili per napoletani e turisti. 


Nonostante tutte le problematiche che emergono giorno dopo giorno e che stanno "presentando il conto", oggi il sindaco de Magistris ha affermato di non aver commesso alcun errore - se si fa eccezione della campagna elettorale del 2013 - nel corso dei suoi anni di amministrazione della città. Un doppio mandato che si avvia verso un epilogo sempre più triste.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino