SANT'AGNELLO. Garofani e rose, ginestre e ortensie per raccontare i principali episodi della vita di Gesù: ecco il Vangelo secondo gli artisti attesi a Sant'Agnello...
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Questa suggestiva "Bibbia iconografica" fa da sfondo alla processione del Corpus Domini che si svolge secondo un preciso cerimoniale. Durante il corteo, infatti, nessun fedele può calpestare i quadri floreali a eccezione del parroco, che custodisce l’ostia esponendola nell’ostensorio, e del sindaco, chiamato a rappresentare la devozione dei cittadini santanellesi. Oltre i mosaici, i fiori dai colori sgargianti adornano pure le strade e i portoni delle abitazioni. Il tutto mentre i fedeli espongono ai balconi delle case lenzuola, tovaglie e stoffe ricamate o dipinte in onore del corpo di Cristo.
Consolidatasi negli anni a Sant'Agnello, la tradizione dell'Infiorata risale addirittura al 1625 quando Benedetto Drei, in occasione della festa dei Santi Pietro e Paolo, adornò con i fiori l’intera basilica vaticana. Due secoli più tardi, questa tradizione incantò anche Giuseppe Garibaldi. A chi lo invitava a camminare sui mosaici floreali di Genzano l’Eroe dei due mondi rispose senza esitazioni: «Certe cose divine non si calpestano». Da quel momento l’Infiorata si diffuse in tutta Italia fino a giungere in penisola sorrentina.
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Il Mattino