OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Ringrazia chi gli sta vicino, le forze dell'ordine che stanno indagando, non chiede vendetta ma giustizia e, infine, si rivolge a Simone Frascogna, il 19enne accoltellato a morte martedì scorso, a Casalnuovo, per motivi di viabilità: «prometto che da oggi lotterò contro le violenze anche per lui». Ha mostrato tutta la sua resilienza stasera il 21enne Gaetano Barbuto Ferraiuolo, il giovane gambizzato a Sant'Antimo la sera dello scorso 20 settembre, per avere difeso la fidanzata. Un ferimento a tal punto grave da costringere i medici ad amputargli entrambe le gambe.
In piazza della Repubblica, a Sant'Antimo, stasera la famiglia ha organizzato un sit-in per chiedere giustizia. «Grazie a tutti voi che mi state vicino - dice con voce ferma Gaetano, nel messaggio audio fatto ascoltare durante il sit-in - io, piano piano, mi sto riprendendo e non mollerò un secondo anche se non passa un solo secondo senza che io non ricordi quello che mi è accaduto. Io non voglio vendetta ma voglio giustizia - sottolinea - perché l'Italia non può essere un Paese che ti glorifica solo sei sei morto. Io sono vivo e mi fa male sapere che chi dovrebbe pagare per il male fatto è libero (per la grave aggressione sono stati prima fermati e poi rilasciati tre ragazzi, ndr)». Gaetano ringrazia le forze dell'ordine «che continuano ad indagare e ringrazio Dio per essere ancora in vita». Poi il suo pensiero va a Simone «che ha pagato un prezzo più alto del mio per la violenza criminale di 'sciallì senza scrupoli. Alla sua famiglia va il mio abbraccio e a Simone prometto che da oggi lotterò contro le violenze anche per lui. A voi che avete cercato di distruggere la mia vita dico: 'mi avete tolto le gambe ma non le ali del mio cuore.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino