Sant’Antimo. Il distretto industriale del falso. Blitz dei militari della Guardia di Finanza in una vasta area di via Meda a Sant’Antimo, dove sono state...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel capannone i militari della finanza della compagnia di Afragola, diretta dal capitano Dario Gravina, hanno sequestrato 500 mila prodotti contraffatti, pronti per essere distribuiti in tutta Italia. Nella stessa area, i finanzieri hanno sequestrato una vera e propria fonderia di alluminio, totalmente abusiva. In questo posto, definito dai finanzieri un vero inferno, hanno controllato una decina di operai, tutti a nero, che lavoravano anche dodici ore di fila, con stipendi da 200 euro al mese, in ambienti totalmente privi anche delle più elementari misure di sicurezza, a diretto contatto con le esalazioni del metallo, e delle vernici per laccare le maniglie per le porte.
Le fiamma gialle hanno anche accertato che il sito per la produzione del detersivo falsificato che la fonderia, scaricavano direttamente nelle fogne gli scarti della lavorazione, mentre i fumi erano liberati nell’aria senza passare per gli speciali filtri. E se questo non fosse bastato, in un capannone attiguo i finanziari hanno scoperto un’azienda per la confezione di abiti e abbigliamento sportivo falsificati.
L’attività era gestita da un cittadino pakistano, che ha candidamente ammesso che i residui delle stoffe e fodere venivano sversati e dati alle fiamme nelle campagne della Terra dei Fuochi.
Il Mattino