Sant'Antonio, Cicciano si «accende» per la notte dei falò e della tammorra

Sant'Antonio, Cicciano si «accende» per la notte dei falò e della tammorra
CICCIANO - La festa più attesa. Quella in cui la fede si sposa con il folklore e sono letteralmente ‘scintille’. Come quelle che dai falò dei quartieri...

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CICCIANO - La festa più attesa. Quella in cui la fede si sposa con il folklore e sono letteralmente ‘scintille’. Come quelle che dai falò dei quartieri di Cicciano riscaldano i cuori di fedeli e amanti delle tradizioni locali. Torna la festa di Sant’Antonio Abate, quest’anno con il fondamentale apporto del Comitato che con impegno ed entusiasmo ha organizzato un evento da ricordare.


Sabato 20 gennaio si svolgerà “Nella Notte dei Falò”, tammorriata con ospiti d’eccezione come Marcello Colasurdo e la paranza “E manc’ s ole ca sponda”, Pino IOve con “A perteca” di Somma Vesuviana, Gerardo Amarante e la paranza “Spaccapaese” ed Isidoro Caso con la paranza “Ro tramuntan”. La serata inizierà alle 19,30 con la benedizione e l’accensione del falò a largo Sant’Antuono in via Giacomo Matteotti. Tutto allietato da carne alla griglia e vino. Altro momento clou, nel pomeriggio, sarà la benedizione degli animali domestici e non che dovranno compiere tre rituali giri intorno alla chiesa dedicata al Santo insieme ai padroni ai quali è chiesto di recitare preghiere. Quest'anno il comitato donerà anche una medaglietta per gli animali che prenderanno parte alla manifestazione. Un momento di aggregazione per l’intera comunità e per le migliaia di visitatori da tutto il Meridione che come sempre sono attesi intorno alle luci ed al calore dei "fucaroni".  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino