Da Napoli alla riviera romagnola, ​scacco al tesoretto della camorra: maxi sequestro da 4 milioni

Sigilli a quattro immobili e a 14 terreni della camorra tra Villaricca, San Vito Chietino e Cesenatico per un valore di quattro milioni di euro. Sono stati i carabinieri del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sigilli a quattro immobili e a 14 terreni della camorra tra Villaricca, San Vito Chietino e Cesenatico per un valore di quattro milioni di euro. Sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata a eseguire il decreto di sequestro preventivo per la confisca di immobili di Alberto Bova, 44enne di Napoli, residente a Cesenatico dove è sottoposto ai domiciliari per reati in materia di stupefacenti. L'uomo è ritenuto un affiliato del gruppo criminale facente capo a Maurizio Garofalo, elemento apicale del clan camorristico dei Falanga attivo a Torre del Greco. Il gruppo, grazie all'alleanza con il più noto e pericoloso clan degli Ascione-Papale, egemone nel territorio di Ercolano, riforniva di stupefacenti il territorio vesuviano.

 
L'indagine nasce dall'arresto, il 14 maggio 2014, di Garofalo, a cui gli inquirenti erano giunti grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, cassiere del gruppo. Bova risultò essere colui che aveva il compito di approvvigionare di rilevanti quantitativi di stupefacente il gruppo criminale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino