L'unico dipendente comunale addetto alle carte di identità si sente male sul posto di lavoro e l'ufficio chiude. ÈE' quello che accade negli uffici di...
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A soffrire i maggiori disagi dei continui trasferimenti di personale sono gli uffici di periferia, alle prese con un enorme numero di richieste di documenti e di risorse sempre più esigue - in alcuni casi manca anche il toner per le stampanti - per soddisfare le esigenze di una cittadinanza sempre più scontenta e sempre più inferocita. Secondo quanto ha raccontato il consigliere dell'VIII parlamentino Giovanni Tammaro l'impiegata comunale che, fino a due giorni fa, garantiva l'apertura dell'ufficio preposto al rilascio dei documenti di identità, sarebbe stata vittima di una vera e propria crisi nervosa seguita all'ennesima giornata di stress fisico ed emotivo.
«Negli uffici di Scampia si fanno circa quaranta carte di identità al giorno - spiega Tammaro - una mole di lavoro enorme che fino a due giorni fa era gestita da una sola impiegata che, proprio a causa del fortissimo stress a cui era sottoposta, è stata colta da una crisi nervosa ed è stata collocata a riposo. Il problema delle Municipalità è serio ed è sotto gli occhi di tutti - prosegue - noi non siamo più in grado di fornire servizi alla cittadinanza dal momento che non abbiamo i mezzi materiali per soddisfare le esigenze del territorio. La nostra è una delle municipalità più densamente popolate della città - continua ancora - non si poteva pensare di gestire con un solo impiegato un ufficio delicato come quello delle carte di identità. Ai lavoratori comunali deve andare la nostra stima e il nostro affetto per gli sforzi quotidiani che compiono, per questo noi ci schieriamo sempre dalla loro parte quando si verificano episodi di aggressione da parte dei cittadini. Anzichè pensare a dichiarazioni pompose di livello internazionale che non riguardano i suoi compiti - l'affondo del consigliere - il nostro sindaco pensi ad amministrare correttamente la città e a risolvere questi problemi».
Il problema della carenza di personale negli uffici comunali è destinato a peggiorare in vista dei prossimi pensionamenti già in calendario e dell'entrata in vigore della "quota 100". Dal prossimo mese di aprile, infatti, con la definitiva entrata a regime del provvedimento, il rischio di veder ulteriormente calare il numero di impiegati disponibili si fa sempre più concreto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino