Presentato il programma a Ercolano tra «nuove» domus e tanti eventi

Presentato il programma a Ercolano tra «nuove» domus e tanti eventi
Interventi di restauro sulle domus per consentirne la fruizione al pubblico, percorsi ad hoc lungo i cantieri per i visitatori che avranno la possibilità di osservare da...

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Interventi di restauro sulle domus per consentirne la fruizione al pubblico, percorsi ad hoc lungo i cantieri per i visitatori che avranno la possibilità di osservare da vicino i lavori in corso durante le loro visite. E poi, totem illustrativi con notizie semplici e chiare relative ai monumenti e aperture serali in estate. Si apre una stagione nuova, ricca di iniziative al Parco archeologico di Ercolano che coinvolgerà fino a dicembre il grande pubblico, le scuole, gli altri attrattori turistici del territorio.


La programmazione per il 2018 che cade nella ricorrenza dei 280 anni dall'inizio dello scavo a Ercolano (1738 - 2018) ha l'obiettivo di coinvolgere e rendere ancora più partecipe il pubblico alla vita del Parco archeologico. Le linee del piano di gestione per gli interventi di conservazione, restauro e manutenzione del sito, illustrate dal direttore Francesco Sirano, si dividono in due fasi: una di breve periodo nella quale si affrontano problemi urgenti per assicurare conservazione, sicurezza e decoro di muri ed altri elementi strutturali (principalmente cardo IV, peristilio delle Terme Centrali, Sacello degli Augustali), di resti carbonizzati di travi di legno che in antico svolgevano una funzione strutturale (intervento pilota sulla trave carbonizzata sul Decumano Massimo), di preziosi decori parietali (Larario della casa dello Scheletro).

Nella fase di medio periodo è stato predisposto un piano che prevede l'alternarsi, nel giro di tre anni, di un accordo quadro per la manutenzione ordinaria del sito, interventi di manutenzione straordinaria diffusi sull'area del Parco e restauri complessivi di monumenti e domus tra le quali la Casa del Bicentenario, Terme Suburbane, Villa dei Papiri, la Casa del Sacello di Legno. E per ampliare l'offerta culturale del Parco, si sta lavorando alla predisposizione di alcuni percorsi lungo le strade dell'antica città che possano coinvolgere i visitatori nelle attività di restauro attualmente in corso. «L'obiettivo è quello di aumentare il grado di accessibilità del sito e di coinvolgimento attivo del pubblico, trasmettendo non solo l'idea che l'area archeologica è capace di raccontare una storia, ma lavorando anche per creare connessioni e consapevolezza tra questa storia e i visitatori» ha spiegato il direttore.


E ancora, tre totem in lingua italiana e inglese saranno posizionati rispettivamente davanti ai cantieri di restauro della Casa dello Scheletro, della Casa del Bicentenario e della Trave Carbonizzata del Decumano Massimo e riporteranno notizie sui monumenti, oggetto di restauro, in una forma più comunicativa rispetto a quelle che si possono reperire in una guida o ascoltare in un percorso di visita. Fitto anche il programma degli eventi culturali che si snoda fino a dicembre: tra le tappe più importanti, l'inaugurazione a maggio della Casa del Bel Cortile, i fine settimana al Parco a luglio e ad agosto, la mostra diffusa a novembre che si dividerà tra il Museo Herculanense e Villa Campolieto. Infine una curiosità: per preservare i monumenti, da febbraio il Parco si avvale di falchi che sorvolano il sito per allontanare i volatili che frequentano gli interni delle domus e degli edifici pubblici. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino