Sant'Antimo, nel palazzo crollato tornano gli sciacalli: rubati gli infissi nelle case degli sfollati

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Sono oltre quattro anni che va avanti l’odissea dei proprietari del civico 35 in via Pietro Giannangeli a Sant’Antimo. Il crollo di novembre 2017 è stato, infatti, solo l’inizio. Lo stabile disabitato è stato nuovamente teatro di sciacallaggio. I balordi, approfittando del buio della notte, hanno fatto irruzione portando via gli infissi in alluminio. Sono stati distrutti i sanitari e gli impianti elettrici. Uno degli appartamenti, che affaccia nella struttura, era ancora intatto. Da quel giorno i proprietari non avevano più fatto ingresso in quella casa dove custodivano i loro ricordi. I malviventi hanno portato via anche degli elettrodomestici, delle vecchie collezioni di cd e alcuni orologi. I fatti sono stati denunciati ai carabinieri che hanno attivato prontamente le indagini. Non è il primo caso di sciacallaggio ai danni degli ex residenti di via Giannangeli. Nel febbraio 2020, infatti, furono portati via gli oggetti di valore e persino la biancheria. 

Rosa Castaldo è una dei proprietari della struttura. Da anni lotta per la sua casa e ancora oggi è alla ricerca di risposte: «Non riesco a spiegare a parole cosa provo ogni volta che passo davanti alla mia casa, perché per me è ancora quella la mia casa. In questi lunghi anni ne abbiamo subite tante, troppe. Con il crollo del piano terra e del primo piano abbiamo perso la nostra storia, il presente ma anche il futuro. Dal mio appartamento venne portato via il corredo che mia madre mi aveva acquistato con tanti sacrifici. Sarebbe dovuto servire per un mio eventuale matrimonio e invece gli sciacalli mi hanno privato anche di quello. Mi aggrappo ancora alla speranza perché in cuor mio ci tengo ancora. Non voglio smettere di credere di poter rientrare a casa mia. Questa è l’unica cosa che riesce a darmi la forza di continuare questa battaglia. Non mollo».

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Il Mattino