«Scienza, no a quote rosa conta soltanto il merito»

«Scienza, no a quote rosa conta soltanto il merito»
Le quote rosa nella scienza? «Trovo sgradevole pensare che si possano occupare certe posizioni solo perché si è donna, ma il sistema in qualche modo va...

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Le quote rosa nella scienza? «Trovo sgradevole pensare che si possano occupare certe posizioni solo perché si è donna, ma il sistema in qualche modo va forzato, almeno inizialmente», dice Francesca Esposito, ricercatrice dell'Istituto nazionale di astrofisica impegnata nella missione su Marte, e fa notare (nell'incontro moderato da Maria Pirro) che «ci sono molte più iscritte ai corsi e figure femminili al vertice come la direzione dell'Osservatorio di Capodimonte, ma resta un forte disequilibrio nelle posizioni apicali, penso ad esempio all'Esa».

Elena Cattaneo cita Rita Levi Montalcini, ricordando come «non esista nulla della scienza che possa essere precluso a un uomo o a una donna per il solo fatto di essere uomo o donna. È vero che paghiamo un ritardo». Aggiuinge: «È vero che le quote rosa possono essere considerate nell'emergenza. Nel mio laboratorio donne sono la maggior parte, ma le ho scelte per le loro competenze: non bisogna rinunciare a niente e a chiedere continuamente due cose che vanno oltre il genere e i luoghi geografici: libertà e pari opportunità. Su questi due valori va costruito il futuro».  Come? «Le regole del merito - prosegue - in qualunque settore, pubblico e privato, le conosciamo. Poi nella pratica sappiamo come va, bisogna denunciare ogni volta che si ritiene di essere stati ingiustamente considerati e la denuncia mi sembra un atto di cittadinanza importantissimo perché aiuta il Paese a stare sui binari e a cercare gli argomenti della sua richiesta di giustizia». Ai ragazzi suggerisce di non mettersi più in fila per un posto da precario, «ma sviluppare le conoscenze tenendo in considerazione che non c'è un tappeto rosso per nessuno ma un po' di opportunità ci sono anche qui al Sud. E il Pnrr è la grande occasione per mettere sul tavolo competenze passione e rabbia per un Paese che è uno solo».

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Il Mattino