Sciopero benzinai, prezzi alle stelle e lunghe code ai distributori di Napoli

Una pompa di via Gianturco che il 12 gennaio vendeva la benzina a 1,767 euro, ieri la distribuiva a 1,879 euro con una crescita pari al 6,34 per cento

Lunghe code ai distributori di Napoli
In tanti hanno sperato fino all'ultimo nella cancellazione dello sciopero dei benzinai, così ieri pomeriggio sono stati costretti a fare la corsa al pieno per evitare...

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In tanti hanno sperato fino all'ultimo nella cancellazione dello sciopero dei benzinai, così ieri pomeriggio sono stati costretti a fare la corsa al pieno per evitare problemi nelle prossime ore. Dal pomeriggio e fino a sera inoltrata ci sono state code ai distributori con attese per arrivare alla pompa, in alcuni casi, superiori ai 60 minuti.

Tanti automobilisti, però, si sono lamentati per un improvviso aumenti dei prezzi del carburante che, con l'avvicinarsi dello sciopero, in alcuni di distributori ha visto una crescita che a molti è apparsa ingiustificata.

Lo sciopero nasce proprio dalla necessità di cancellare l'odiosa campagna che ha visto coinvolti proprio i distributori per gli aumenti del prezzo dei carburanti. Il nostro giornale due settimane fa aveva realizzato un reportage segnalando il valore di vendita della benzina in una cinquantina di distributori sparsi sul territorio cittadino, sulla scorta dei valori registrati in quella data, in seguito alle proteste degli automobilisti, siamo tornati a verificare i prezzi alle stesse pompe di benzina.

In particolare presso i distributori che avevamo segnalato come i più convenienti della città, abbiamo registrato gli aumenti più sensibili. Una pompa di via Gianturco che il 12 gennaio vendeva la benzina a 1,767 euro, ieri la distribuiva a 1,879 euro con una crescita pari al 6,34 per cento, che in meno di due settimane appare impressionante.

Anche chi aveva prezzi più elevati e meno competitivi, come l'impianto, sempre a via Gianturco, presso il quale avevamo rilevato a 1,832 il valore della benzina, ieri esponeva il prezzo di 1,889 con un aumento percentuale pari al 3,11.

Ci sono stati piccoli momenti di tensione all'ingresso dei distributori più affollati: la lunga coda e qualche tentativo di infilarsi superando le auto già in attesa da tempo, hanno esasperato gli animi e ci sono stati accenni di baruffe subito sedati dagli altri automobilisti.

«Ero certo che lo sciopero sarebbe stato revocato - ci ha detto Angelo in coda a un distributore di Soccavo - ma visto che il tempo passa e l'astensione resta confermata ho deciso di venire a fare il pieno. Non posso rischiare di restare senza benzina e di non andare al lavoro domattina».

Come forma di garanzia per i cittadini è stato stabilito che, sulla rete autostradale e nelle aree urbane, rimangano aperti alcuni distributori. L'elenco per quelli della città di Napoli è stato diffuso ieri sera direttamente dalla Prefettura. Si tratta di tredici impianti che si trovano su strade urbane e tre della Tangenziale.

Di seguito l'elenco dei distributori che resteranno aperti durante lo sciopero. In via Argine due distributori bianchi e due distributori nel centro commerciale Auchan, poi l'Agip di via Stadera, l'impianto Cid di via Ferrante Imparato, l'Agrigas di via Nuova Toscanella, l'Ewa oil di via Caserta al Bravo. In zona collinare l'Agip in via Mariano Semmola, l'mpianto Totalerg di via Cardarelli e il distributore nei pressi dell'ospedale Monaldi. Nell'area occidentale la pompa Q8 di viale Traiano e l'Ewa oil via Cinthia.

Sulla Tangenziale garantiranno l'erogazione del carburante i distributori Antica Campana Nord, Antica Campana Sud e l'area di servizio Doganella Nord. 

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Il Mattino