Emergenza scippi a Napoli, turista francese ferita: «Ho i denti spaccati per salvare la borsa»

Emergenza scippi a Napoli, turista francese ferita: «Ho i denti spaccati per salvare la borsa»
Le hanno spaccato i denti, trascinandola al suolo, strattonandola fino a farle mollare la presa. Inutile urlare, superfluo sperare in un intervento provvidenziale da parte di...

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Le hanno spaccato i denti, trascinandola al suolo, strattonandola fino a farle mollare la presa. Inutile urlare, superfluo sperare in un intervento provvidenziale da parte di qualcuno. Ha dovuto lasciare la borsa, con i documenti suoi e delle figlie, ha dovuto mollare i suoi effetti personali, quelli che ti accompagnano in un viaggio da turista in una delle città - parola della vittima - che «resta una delle città più belle del mondo». Prova ad abbozzare un sorriso, Jan Nathalie, 45 anni, turista francese, in vacanza a Napoli, assieme al marito e a due figlie. Turista a Napoli, scippata e ferita, in una dinamica che ha ricostruito nel corso di una denuncia ai poliziotti del commissariato Decumani e che prova a ripercorrere nello studio dentistico del dottor Mimmi Monda, dove è stata accolta e curata fino a tarda notte. Spiega oggi al Mattino: «È accaduto giovedì mattina, intorno alle 12, nei pressi del Duomo. Zona bellissima, eravamo venuti a Napoli per ammirare il tesoro di San Gennaro, camminavo avanti a mio marito e ai miei due figli, quando è accaduto il peggio». Cosa? «Un tizio, sulla quarantina, capelli marroni, rasati male. Era in sella a uno scooter. Mi ha strappato la borsa, con una mano reggeva il volante, con l’altra mi ha strappato la borsa. Ho cercato di difenderla, è stato un attimo: mi ha trascinata a terra, mi ha spaccato i denti, escoriazioni alle ginocchia e tanta paura... Peccato, Napoli è una città meravigliosa». 

Rabbia, dolore e qualche perplessità, secondo il racconto reso dalla donna: «Uno scippo può avvenire in ogni angolo del mondo occidentale, ma è strano che poi non ci sia nessuno a cui rivolgersi. Ho ricevuto tanta solidarietà immediata, si sono fatti avanti dei commercianti che mi hanno portato del ghiaccio e ci hanno messo a nostro agio. Poi ci hanno indicato il commissariato Decumani, anche se resta strano che non sia passata una pattuglia di forze dell’ordine, per tutto il tempo in cui siamo rimasti nel posto. Ecco, mi infastidisce la totale normalità di un gesto che ha provocato segni indelebili nel corpo e nella mente di un gruppo di turisti giunti a Napoli attratti dal suo fascino, dalla sua fama, dalla sua ricchezza culturale». Un’emergenza, quella dei crimini predatori, che rischia di acuirsi soprattutto in questo periodo, quando la città si prepara a vivere un agosto per molti versi inedito. Da un lato la città in gran parte aperta e ricettiva, perché baciata dai flussi turistici, dall’altro la coperta corta dell’ordine pubblico, vista la necessità di coprire turni di controllo al netto delle ferie delle forze dell’ordine. Una questione che spinge a porre una domanda: che fine ha fatto il piano di potenziamento dei contingenti promessi per Napoli e nella sua area metropolitana? I rinforzi annunciati dal Viminale nel corso di un recente question time sono già operativi? Intanto, non c’è solo la storia della turista aggredita e ferita nel corso della rapina dello scippatore solitario, ma anche altri assalti predatori, consumati in altre zone di Napoli. È il caso del raid consumato la scorsa notte a Posillipo, nel borgo Marechiaro, nei pressi di un noto locale pubblico. Un assalto in piena regola, con tre banditi in sella a uno scooter, che hanno provato a strappare un orologio di valore al cliente di un locale, seminando panico tra la gente. Un episodio di cui parliamo diffusamente nel corso dell’altro pezzo in pagina, che dimostra la capacità di prendere di mira turisti e cittadini durante le ore di movida e nelle zone del circuito turistico. 

Episodi per molti versi drammatici, non mancano comunque le risposte. È di ieri la notizia degli arresti di due presunti rapinatori, specializzati nelle rapine a mano armata contro minorenni. Pistola alla tempia, presi soldi e cellulari. È accaduto in più di una occasione al Vomero, secondo quanto emerge dalla misura cautelare in carcere a carico di Alessandro Onorato e Gennaro Conte, firmata dal gip del tribunale di Napoli Federica Colucci. Decisivo il lavoro dei carabinieri della compagnia Vomero, che hanno ascoltato i testimoni e ricavato riscontri utili dalle telecamere di videosorveglianza. Brutte le scene ricostruite e contestate ai due ventenni finiti in manette: «Se non mi dai i soldi e il cellulare ti sparo in testa...»; ma c’è spazio anche per l’uso di coltello con il quale venivano immobilizzate le vittime. Uno scenario critico, nei giorni in cui la città tende a svuotarsi per la settimana di ferragosto, quando sono comunque previste presenze di turisti per le vie di shopping, movida e tour di sapore culturale. Ma torniamo alla cittadina francese, al suo racconto di quanto avvenuto nella zona del museo: «Ora sono diretta a Ischia, sempre assieme alla mia famiglia. Tornare in Bretagna, rinunciare a una vacanza in questa terra sarebbe una sconfitta per tutti. Mi auguro che la città sappia difendere meglio i propri visitatori, magari con presìdi fissi nelle zone strategiche».  

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Il Mattino