N'Albero saluta il lungomare di Napoli smantellamento fra i selfie dei turisti

N'Albero saluta il lungomare di Napoli smantellamento fra i selfie dei turisti
Incremento di turisti in questa Napoli tanto amata e tanto criticata? I numeri dicono di si. E questa volta non per i celebri selfie davanti a montagne di rifiuti sparsi per le...

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Incremento di turisti in questa Napoli tanto amata e tanto criticata? I numeri dicono di si. E questa volta non per i celebri selfie davanti a montagne di rifiuti sparsi per le strade. Quei tempi sono ormai lontani. Ora tutti persi nei panorami mozzafiato che offre il golfo partenopeo.


Ma non solo: quest'anno quello che per molti è ritenuto il lungomare più bello del mondo ha ospitato una novità: N'Albero. Un albero in metallo, l'albero più grande del mondo che per alcuni ha rovinato lo scenario naturale, per altri invece è stato un progetto geniale che ha portato ulteriore curiosità fra i tanti turisti provenienti già da tutto il mondo. La struttura, allestita a novembre 2016, ha ospitato in circa tre mesi oltre 220mila visitatori, senza considerare le forze lavoro impiegate per la costruzione e la manutenzione dell'impianto, arricchito nel suo interno da numerosi punti ristoro ed un ricco centro commerciale.

«N'Albero nasce da un idea del signor Pasquale Aumenta, il mio socio nell'azienda Italstage. Abbiamo pensato a Napoli, una città che gode di un lungomare meraviglioso che non viene sfruttato per intero dal punto di vista commerciale, poichè tutti i locali e i ristoranti si concentrano nella parte vicina al Castel dell'Ovo», racconta il signor Giuseppe Morrone, responsabile dei lavori e dello smaltimento dell'albero.


Un progetto azzeccato, insomma: «Il capoluogo campano vive un incremento di turisti e apportare novità non può che fare bene in questo contesto. Ci siamo messi all'opera subito dopo l'approvazione da parte del Comune, ed è stato un gran successo, oltre le nostre aspettative. Molti sono preoccupati del fatto che a Napoli i lavori durino sempre più del dovuto. Invece noi siamo molto attenti anche in questo, per dare ancora di più un'immagine di serietà a questo progetto che ci piacerebbe diventasse un'abitudine. Allo scadere dei tempi accordati col Comune, ossia già dalla mattina del 9 Marzo, ci siamo messi all'opera per lo smantellamento della costruzione e contiamo di terminare il tutto entro 10 giorni. Intanto prepariamo un nuovo progetto, stesso format ma aspetto diverso». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino