OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Un richiamo “fatale”. Da bracconiere a braccato in pochi minuti: è quanto successo a un 65enne di Poggiomarino, arma in pugno e richiamo elettromagnetico illegale attivato per attrarre tordi nella sua linea di tiro nelle campagne della zona, non lontano dalla sua abitazione. La sua attesa è stata interrotta dalle guardie venatorie della Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) attratte proprio dal suono del richiamo.
Alle guardie l’uomo non ha fornito i documenti necessari per esercitare l’attività venatoria e, accompagnato a casa per i documenti, si è ripresentato con un’arma differente.
E’ stato scoperto un vero e proprio “covo” ben attrezzato per le varie forme di bracconaggio. Sono stati sequestrati: tre fucili, di cui uno rinvenuto in un armadio per contatori di corrente e l’altro in una cella frigorifera, 445 cartucce, due richiami elettromagnetici, 5 gabbie trappole in attività, tre reti per uccellagione, un impianto di cattura a rete in esercizio, un cardellino, un colombaccio e due tordi bottaccio.
Il bracconiere è stato denunciato e sanzionato per circa 1300 euro per violazioni amministrative. “L’uso dei richiami elettromagnetici è vietato ed i bracconieri ancora non si sono resi conto che, oltre alle prede, il suono del richiamo attira anche le nostre guardie nelle attività di contrasto al bracconaggio e tutela della biodiversità” – afferma Fabio Procaccini, delegato Lipu di Napoli.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino