La scrittrice Strout operata d'urgenza a Napoli come nel suo romanzo

La scrittrice Strout operata d'urgenza a Napoli come nel suo romanzo
«Mi chiamo Lucy Barton», il suo ultimo romanzo, è il racconto dei cinque giorni che una madre e una figlia trascorrono insieme in ospedale: un incontro...

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«Mi chiamo Lucy Barton», il suo ultimo romanzo, è il racconto dei cinque giorni che una madre e una figlia trascorrono insieme in ospedale: un incontro inatteso, l'occasione per superare i conflitti familiari. Lucy è stata sottoposta a una semplice appendicectomia, ma la scrittrice americana Elizabeth Strout oggi si è ritrovata a vivere la stessa esperienza narrata nel suo libro. 


L'autrice, premio Pulizer, è stata operata d'urgenza a Napoli. Trasferita nella notte al Cardarelli, l'intervento in laparoscopia è stato eseguito dal primario di chirurgia d'urgenza, Maurizio Castriconi. «Senza complicanze», fortunatamente, a differenza di quanto raccontato nel volume Einaudi pubblicato il 3 maggio scorso. «Per il suo lavoro l'avevamo invitata al premio Malaparte», dice Andrea Kerbaker, portavoce della kermesse in programma domani e dopodomani a Capri, immediatamente accorso nella struttura sanitaria partenopea. Aggiunge: «Abbiamo apprezzato il servizio che l'ospedale ha saputo dare sia nella gestione dell'urgenza sia nella fase operatoria». Annuisce la scrittrice: «Mi sono sentita circondata dall'affetto dei napoletani, mi ha colpito positivamente». A farle visita il direttore generale dell'ospedale, Ciro Verdoliva, che sottolinea: «Queste parole ci riempiono d’orgoglio, colgo quest’occasione per ringraziare il personale del Cardarelli, non per il singolo intervento, ma per l’abnegazione e il senso di appartenenza che sono per noi tutti un inestimabile valore aggiunto».

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Il Mattino