Napoli, festa scudetto in piazza del Plebiscito a numero chiuso e su prenotazione

Previste altre location a Scampia, in centro e sul lungomare. Allo studio il piano sicurezza

I preparativi per la festa a Forcella
Sì, d’accordo, la scaramanzia prima di tutto. Nessuno ne parla pubblicamente, quella parola magica resta bandita dal dibattito, ma è anche vero che la...

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Sì, d’accordo, la scaramanzia prima di tutto. Nessuno ne parla pubblicamente, quella parola magica resta bandita dal dibattito, ma è anche vero che la matematica offre proiezioni incoraggianti. Ed è anche vero che la città potrebbe essere chiamata nei prossimi giorni a fornire una grande prova di entusiasmo e civiltà, a distanza di 33 anni dall’ultima vittoria in campionato. Una questione che entra definitivamente nelle stanze delle istituzioni, alla luce di un’esigenza su tutte: garantire sicurezza a quanti vorranno festeggiare un eventuale trionfo sportivo del Napoli, organizzare una festa degna di una capitale europea, ridurre al minimo la possibilità di incidenti o situazioni di tensione. Sono queste le esigenze che hanno spinto il prefetto di Napoli Claudio Palomba a convocare qualche giorno fa un tavolo tecnico per definire le eventuali strategie legate alla festa scudetto a Napoli. Una circostanza dovorosa, come avviene in tutte le grandi metropoli che si trovano ad affrontare eventi scanditi da folla straripante, anche alla luce dell’entusiasmo che potrebbe abbracciare appassionati e simpatizzanti. 



Un summit che va aggiornato, che ruota attorno ad alcuni cardini. Si parte da una premessa: al tavolo oltre agli esponenti delle forze dell’ordine, anche il sindaco Manfredi e lo stesso presidente del club azzurro De Laurentiis. Stando a quanto è facile intuire, si va verso una festa che punti a spalmare il “pubblico” su diverse aree cittadine. In che modo? Prende corpo l’idea di creare un evento clou in piazza del Plebiscito, con un palco e ospiti di eccezione. Una location a cui accedere con un sistema di prenotazione e di contingentamento, per evitare che tutta l’onda del tifo azzurro si vada a riversare nello stesso posto e nelle stesse ore. Numero chiuso, prenotazioni: soluzioni al vaglio, dunque. 

Ma non ci sarà solo il palco centrale, quello tra il colonnato di San Francesco e Paola e Palazzo Reale, dal momento che si punterà ad individuare almeno altre tre location in cui creare le condizioni ideali per consentire a tutti di festeggiare: ci sarà un evento a Scampia, zona che offre condizioni logistiche ideali; ma anche altre due location in centro a Napoli. Data una prima ricognizione, verrà scartata piazza Dante, che non presenta le condizioni ideali sotto il profilo urbanistico, si pensa al Lungomare. Ma siamo solo alle battute preliminari, dal momento che il dibattuto sui festeggiamenti sarà definito a partire dai primi giorni immediatamente dopo Pasqua.

Anche in questo caso, la scaramanzia lascia spazio alle doverose responsabilità istituzionali, di fronte all’esigenza di garantire relax e spontaneità a tutti i napoletani, evitando sempre e comunque pericolose situazioni di calca. Si studiano le date, si prendono in considerazione i calendari, si prova a studiare la data giusta che potrebbe sancire un trionfo da tutti atteso, che fa i conti anche e soprattutto con un altro paio di fattori: come è noto, il Napoli è impegnato anche in Champions e gran parte dei calciatori azzurri hanno anche impegni con le rispettive nazionali. Questione di proiezioni numeriche e di definizione di scenari prossimi venturi. Quanto basta a muoversi a partire da un’esigenza su tutte: sgomberare il campo da ogni genere di improvvisazione, offrire una piattaforma di soluzioni all’altezza delle aspettative. 

Intanto, si lavora anche sui reparti di forze dell’ordine. Un punto legato ai turni dei contingenti che dovranno coprire anche parti della notte, per assicurare presìdi nei punti chiave della città. Uno scenario che va organizzato per tempo, anche alla luce di precedenti ritenuti confortanti. Come i ragazzi del Novecento possono ricordare, in occasione dei primi due scudetti vinti dal Napoli, non ci furono episodi di tensione e la città seppe superare a pieni voti la prova della maturità. Oggi si punta a garantire una cartolina azzurra anche ai tanti turisti che si riverseranno in strada nei giorni destinati all’evento più atteso, che manca a Napoli da 33 anni. Non è una novità, infatti, che c’è stato un boom di prenotazioni con scalo a Napoli per la fine di aprile, con la speranza di tanti di poter vivere l’evento più atteso: quello che manca ai napoletani da 33 anni e che chiama in causa la capacità organizzativa cittadini e dei suoi amministratori, tutti pronti a dimostrare che campioni si diventa ogni giorno: dentro e fuori un campo di gioco. 

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Il Mattino