MUGNANO - Si preannunciano battaglie e barricate in piena regola contro l'arrivo degli studenti della succursale dell'istituto Giancarlo Siani di Chiaiano, rimasti senza...
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"Il nostro istituto, come certificato dall'ufficio tecnico di Città Metropolitana, proprietaria dell'immobile - dice - è tuttora sprovvisto del certificato di prevenzione incendi. L'attività scolastica è autorizzata, nelle more dell'arrivo del certificato, per una sola istituzione scolastica. Come preside non posso assumermi una responsabilità così grande. Martedì, se il provvedimento emanato dalla Città Metropolitana non sarà ritirato, non potrò far altro che allertare i vigili del fuoco e gli amministratori del Comune di Mugnano, rischiando in tal modo di veder decretata anche la chiusura anche della nostra sede. Non escludo - aggiunge Maria Rosaria Cetroni - nemmeno un ricorso al Tar per ottenere una sospensiva al provvedimento emanato dalla Città Metropolitana".
Lo scontro tra le varie istituzioni in campo si è acuito negli ultimi giorni, quando la preside del Segrè ha ricevuto la nota a firma di Giuseppe De Angelis, coordinatore dell'area amministrativa-edilizia istituzionale della Città Metropolitana. "Si dispone - recita la nota inviata ai vertici del Segrè - in deroga al parere dell'ufficio tecnico, il trasferimento degli studenti della succursale IIS Siani presso la nuova sede del Segrè di Mugnano. Il provvedimento si è reso necessario al fine di consentire l'ultimazione dell'anno scolastico e per consentire l'avvio dei lavori previsti per la prossima settimana". La missiva, tuttavia, ha avuto un solo effetto: quello di inasprire ulteriormente gli animi. "De Angelis non può sostituirsi alle normative nazionali vigenti in materia di sicurezza - tuona Maria Rosaria Cetroni - Come se non bastasse, con ci hanno comunicato il numero degli studenti che arriveranno a Mugnano, non sappiamo quali aule occuperanno, quali sono le eventuali vie di fuga e chi si assumerà le responsabilità per eventuali danni o incidenti. Sono scelte calate dall'alto contro le quali non ci piegheremo".
Una matassa complicata, insomma, e difficile da sbrogliare. I tentativi di mediazioni sono affidati perlopiù agli esponenti politici del territorio e al consigliere delegato di Città Metropolitana Domenico Marrazzo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino