Scuole chiuse in Campania, riapre la seconda elementare ma linea soft per chi si assenta

Scuole chiuse in Campania, riapre la seconda elementare ma linea soft per chi si assenta
Domani tornano in presenza anche gli alunni della seconda elementare. Troppo pochi per le famiglie contro la Dad, troppi per le famiglie contrarie al rientro in aula. La Regione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Domani tornano in presenza anche gli alunni della seconda elementare. Troppo pochi per le famiglie contro la Dad, troppi per le famiglie contrarie al rientro in aula. La Regione Campania continua a optare per la linea della prudenza, e come anticipato dal Mattino, ha deciso per l'apertura di una ulteriore classe, sempre contenendo il numero di studenti nelle scuole e senza vanificare i sacrifici finora fatti, e mandare all'aria la campagna vaccinale che ci sarà a gennaio. Tuttavia pare proprio che questa decisione scontenti tutti, perfino i docenti, posizionati nella maggior parte per le più prudenti lezioni a distanza. Nell'ordinanza 95 resta sempre valida, però, l'opportunità offerta ai sindaci di decidere di continuare la sospensione della didattica in presenza, poiché loro conoscono perfettamente cosa accade sul fronte dei contagi, e sono tanti i comuni che domani non apriranno, aggiungendosi a una lunga lista. Intanto, l'assessore regionale all'Istruzione Lucia Fortini, che nella consueta diretta social del lunedì ha anticipato l'ordinanza pubblicata solo in tarda serata, ha affermato di ritenere «un'aberrazione la segnalazione ai servizi sociali per evasione scolastica quei genitori che hanno timore del ritorno in presenza. Per questo il presidente De Luca ha demandato l'Ufficio Scolastico regionale di individuare forme flessibili per la fruizione di didattica integrata in modalità sincrona e/o asincrona da parte degli studenti, perché riteniamo che questi genitori debbano essere tutelati». 

L'ordinanza numero 95 è come ce l'aspettavamo, con la seconda classe che torna in presenza dopo quasi due mesi di Didattica a distanza. Le altre classi della primaria, delle secondarie di primo e secondo grado invece proseguiranno fino al 7 gennaio, e poi si vedrà come pianificare il loro rientro, quasi sicuramente graduale. La concessione decisa dal governatore De Luca, è stata presa dopo aver considerato l'andamento dei dati epidemiologici elencati nelle tre riunioni tra task force e Unità di crisi e dal numero di alunni delle seconde classi primarie non tali da destare preoccupazioni. In ogni caso, se dovessero esserci dei focolai in queste due settimane in presenza prima dello stop per le festività natalizie, il presidente della Regione Campania richiuderà tutto per contenere i contagi.

La decisione è stata presa anche in funzione della campagna vaccinale di gennaio, che prenderà il via proprio dagli alunni delle scuole, per la quale va mantenuto basso Rt e numero contagiati. Il no alle altre classi della primaria e alla prima media è arrivato dai direttori delle Asl, i quali pur evidenziando pochi positivi tra coloro che si sono sottoposti allo screening volontario, hanno evidenziato che «molti genitori hanno scelto di non far fare lo screening anche per una sorta di boicottaggio», come ha detto Fortini, e ciò ha comportato un ritorno in classe solo per la seconda. 

Sui social i genitori no Dad commentano la notizia di riportare in classe gli alunni della seconda elementare, non mancando di sottolineare di sentirsi «abbandonati da governo e ministro dell'Istruzione», mentre quelli pro Dad commentano «che senso ha aprire le scuole per 10 giorni? È davvero assurdo» esultando per le ordinanze di chiusura che stanno arrivando da altri sindaci della Regione. E tra i due ecco il fronte dei docenti che si posiziona per scuole chiuse e Dad. «Se da un lato apprezziamo la linea prudente del governatore, contestiamo l'apertura di infanzia e delle prime due classi di scuola primaria, che certo non favorirà il contenimento del contagio. Questa decisione è inspiegabile, conferma una visione di babysitting della scuola e, a essere malpensanti, favorisce le scuole dell'infanzia private. In classe tornano i bambini più fragili, i più piccoli, quelli che fanno fatica a restare sei ore seduti immobili, con mascherina e finestre aperte» scrive Libero Tassella di Scuola Bene Comune che insieme a Scuola, Sicurezza e Salute senza colore politico di Cecilia Fontanella ha scritto al presidente De Luca insistendo che le scuole debbano restare in Dad «per almeno sei settimane» e nel frattempo vanno installati sistemi di sanificazione d'aria in ogni aula per tutelare la salute di alunni e docenti. Docenti che si ammalano, come Anna Iovino dell'Istituto comprensivo 3 Parco Verde di Caivano che ha perso la sua battaglia contro il Covid, e ricordata con commozione nella sua diretta dall'assessore Fortini.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino