«Secondigliano muore», in migliaia in strada contro l'abbandono|Video

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Al grido di 'Secondigliano non deve morire' migliaia di cittadini sono scesi in strada per dire 'basta' al...

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Al grido di 'Secondigliano non deve morire' migliaia di cittadini sono scesi in strada per dire 'basta' al degrado e all'abbandono. Tutti chiusi in segno di protesta anche i negozi del Corso Secondigliano, cuore del commercio della zona. Alle cinque del pomeriggio qui è già buio per la mancanza di illuminazione.



"Noi non siamo cittadini di serie b - denunciano residenti e commercianti-. Paghiamo le tasse come tutti e non abbiamo nemmeno le luci. Per non parlare delle luminarie, anche per noi è Natale ma qui nessuno viene ad installarle". Dopo tre anni solo qualche giorno fa in concomitanza con l'annuncio della manifestazione sono stati potati sul Corso gli alberi, "ma solo da una parte - raccontano - perché non sono riusciti a finire visto che non hanno mai fatto nulla fino ad oggi e questa presa in giro ci offende ancora di più". Un intero quartiere si è riunito al Quadrivio di Secondigliano ed ha percorso l'intero Corso fino a piazza Capodichino.



Tra i presenti anche tante associazioni del quartiere come "Anche Napoli Nord" con Raffaele Ambrosino, ma anche di altre zone come "Cittadinanza Attiva" con Lucio Mauro e il comitato Terra dei Fuochi con Angelo Ferillo. Insieme hanno marciato per chiedere attenzione da parte delle istituzioni contro una riqualificazione urbana mai partita. Lavori promessi che vanno a rilento o fermi da anni, marciapiedi e strade rotte, mancanza di trasporti, assenza di vigili e di strutture sportive e ricreative, non ultima la chiusura dopo 50 anni del Circolo Sportivo di Secondigliano, uno dei pochi luoghi di aggregazione del quartiere. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino