Napoli, scorribande notturne nella Galleria Umberto I

Napoli, scorribande notturne nella Galleria Umberto I
Sgommano indisturbati nel salotto della città come se fosse casa loro. Cosa loro. Eccoli, gli scugnizzi della Galleria. Giovani, a volte giovanissimi centauri che ormai da...

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Sgommano indisturbati nel salotto della città come se fosse casa loro. Cosa loro. Eccoli, gli scugnizzi della Galleria. Giovani, a volte giovanissimi centauri che ormai da tempo hanno eletto il monumento ridotto a orinatoio, campo di calcio, mercato abusivo, dormitorio a pista per le due ruote. Calano a tarda sera dai vicini Quartieri, ma anche da altre zone della Napoli marginale, e danno il via all'assedio. Sono gli stessi, probabilmente, che un mese fa hanno malmenato prima un clochard e poi pure il volontario che era accorso per sottrarlo al pestaggio dei teppisti. Magari anche gli stessi che pochi giorni prima, avevano sparato in aria colpi di pistola a pochi passi dalla prestigiosa Galleria trasformata in zona franca abitata dai senzatetto, che qui sotto fanno all'occorrenza i loro bisogni, e da questi branchi di indigeni selvatici che tra via Toledo e il Plebiscito, a pochi passi dalla Questura e a pochissimi dalla Prefettura, seminano il terrore.


Una deriva che il Comitato Galleria Umberto I prova ad arginare con una raccolta firme per promuovere questo tra i Luoghi del Fai 2016. «Servono 10mila firme, c'è tempo fino a fine novembre: ce la possiamo fare», dicono i promotori, che oggi dalle 15 alle 20 apriranno i loro banchetti al centro del monumento, accanto al pianoforte che suonerà per tutto il pomeriggio le "Vexations" di Eric Satie. Una provocazione che è al tempo stesso una denuncia e una forma di difesa civile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino