Vico Equense. Sequestrata attività turistico balneare illegale, nella zona di Tordigliano. L'operazione è avvenuta nell'ambito dei controlli da parte dei...
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L’intervento operato dai militari della Guardia Costiera stabiese si è reso necessario ed indispensabile, altresì, anche e soprattutto per la tutela e la sicurezza dei bagnanti atteso l’intero tratto di spiaggia, denominata “Imperatore”, per un fronte di circa 500 metri ed interessante un’area di circa 2500 mq. è di fatto una zona interdetta giusta Ordinanza n.08/97 del 18.02.1997 della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia per pericolo di caduta massi dal costone roccioso adiacente. In alcuni punti i militari hanno potuto accertare piccoli smottamenti di terreno e caduta di arbusti proprio a ridosso dei costoni, situazione che rendeva propizio l’intervento cosi effettuato a scongiurare conseguenze di rilievo. Al riguardo, addirittura si è notato anche che la cartellonistica monitoria di pericolo di “caduta massi” ivi presente in più punti a cura del Comune di Vico Equense era stata coperta con tratti di vernice, verosimilmente anche per non allarmare gli ignari bagnanti del divieto. Con l’ausilio di mezzi nautici i militari della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia hanno anche proceduto a far allontanare dalla zona imbarcazioni e natanti che erano in transito proprio in considerazione del pericolo di caduta massi ed arbusti e a far rimuovere alcuni corpi morti e gavitelli abusivamente posizionati nello specchio acqueo antistante, pericolosi per la sicurezza della navigazione e – considerato che la zona ricade nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella – dannosi da un punto di vista ambientale, per la presenza delle praterie di “Poseidonia” che, come è noto, hanno una notevole rilevanza antropica, sia per la determinante azione svolta nella protezione della linea di costa dall’erosione, sia perché al suo interno vivono molti organismi animali e vegetali che trovano nutrimento e protezione. I controlli nell'area continueranno affinché vengano scoraggiati i visitatori/bagnanti che attratti da un posto sicuramente suggestivo e incantevole “incautamente” si recano sulla spiaggia attraversando sentieri pericolosi mettendo a rischio la propria incolumità. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino