«Sfruttati e poi buttati per strada», la protesta degli interinali Asia a Napoli: sit-in a Palazzo San Giacomo

Sono 180 e nel giro di due mesi potrebbero perdere il lavoro

Il sit in degli interinali Asia
Pare destinata al fallimento la 'trattativa' avviata dagli interinali Asia con il Comune di Napoli e la stessa azienda pubblica. Sono 180 persone, tra giovani, donne...

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Pare destinata al fallimento la 'trattativa' avviata dagli interinali Asia con il Comune di Napoli e la stessa azienda pubblica. Sono 180 persone, tra giovani, donne e padri di famiglia, che nel giro di due mesi potrebbero perdere il posto di lavoro. Circa 40 sono stati già 'silurati'. La loro collaborazione ha avuto inizio un anno fa. Il contratto è stato rinnovato di settimana in settimana. L'azienda inviava una mail che annunciava il rinnovo. L'operatore doveva eventualmente accettare entro due ore, altrimenti perdeva la possibilitò di lavorare.

Una situazione di estrema precarietà che non ha consentito a nessuno di essi di poter fare progetti di vita. Alcuni sono ex percettori del reddito di cittadinanza. C'è Pasquale, padre di tre figli, che ha rinunciato al sussidio: «Volevo dare l'esempio. I miei bambini dovevano vedere il papà che la mattina scendeva di casa per andare a lavoro. È una questione di dignità. Non ho mai voluto l'assistenzialismo. Per questo ho seguito tutto il percorso previsto dai navigator, formazione compresa. Invece, siamo stati sfruttati e poi abbandonati».

Questi operatori interinali hanno lavorato a tutti gli effetti come collaboratori Asia. Eppure hanno lamentato di non aver goduto degli stessi diritti e tutele. Niente ferie, nessun giorno festivo, attività svolta spesso in condizioni precarie. Sono alcuni degli aspetti denunciati da queste persone il cui futuro lavorativo sembra concretamente a rischio. Il caso è esploso proprio in concomitanza del concorso pubblico che ha consentito all'Asia di assumere 200 nuove risorse.

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Il Mattino