«Il futuro è adesso». E' questo il tema su cui gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria si...
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Ad aprire i lavori l'intervento del presidente della Camera Roberto Fico, per il quale la priorità per il settore della navigazione commerciale «è definire una strategia organica per lo sviluppo dell’economia blu in Italia, che sappia combinare le esigenze del trasporto merci e passeggeri e della cantieristica con quelle del turismo, della pesca e delle attività connesse». Per la terza carica dello Stato bisogna «evitare gli errori del passato di cui purtroppo il golfo di Napoli mostra in modo esemplare le ferite, con intere aree, per secoli decantate da poeti e viaggiatori, oggi degradate o inaccessibili».
Per Fico occorre poi colmare il gap infrastrutturale che i porti italiani e in generale la rete di trasporti ad essi connessa registrano rispetto al resto dell’Europa e affrontare il tema delle emissioni nel trasporto marittimo, del riciclaggio delle navi ed in generale dell’inquinamento dell’ambiente marino. «Sono certo che in questa ottica di sistema la nostra città, il nostro Paese - ha concluso il numero uno della Camera - l’Europa potranno valorizzare il legame inscindibile che hanno storicamente con il mare, quale fonte di benessere economico e sociale diffuso e luogo di incontro di culture e popoli».
Al centro del dibattito di quest'anno l'accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e le sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi, che chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte, e i vertici mondiali degli armatori faranno dunque il punto della situazione in questa occasione a Napoli.
«Le novità non riguardano solo l'ambiente e le nuove normative, ma soprattutto una serie di fenomeni geopolitici che riguardano i traffici, il protezionismo e la sospetta fine del multilateralismo, che possono chiaramente cambiare lo scenario e costringere imprenditori, istituzioni e governi a fare delle scelte rischiose - ha sottolineato Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista organizzatore del convegno - L'unico modo di recitare un ruolo utile è quello di fare queste scelte dettate dal coraggio e dalla ragione per fare in modo che ognuno faccia la sua parte».
Tra i partecipanti alla conferenza figurano i vertici dell'industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell'Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) Panos Laskaridis, il vicepresidente dell'International Chamber ofShipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, direttore del think tank dell' ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o Fredrick Kenney, in rappresentanza della Organizzazione Marittima Internazionale dell' ONU, l'amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour, che parlerà del suo nuovo traghetto alimentato a gas.
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Il Mattino