Shopping ed enogastronomia, un bando per la Reggia di Portici

Shopping ed enogastronomia, un bando per la Reggia di Portici
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PORTICI - Fare dell'arteria che costeggia la Reggia una strada dello shopping. Obiettivo dichiarato, recuperare il patrimonio immobiliare posto nella zona di via Università e allo stesso tempo promuovere il sito borbonico «attraverso la realizzazione di attività terziarie tese a rivitalizzare il territorio e la Reggia stessa» come è scritto nell'apposito bando redatto dalla direzione amministrativa del settore Patrimonio della Città Metropolitana. Otto in tutti i lotti, per complessivi nove locali, da assegnare in concessione, posti tutti al piano terra dei corpi di fabbrica situati nell'area del sito.


Si cercano in particolare imprenditori pronti a investire nel settore della ristorazione, in quello legato alla degustazione e alla vendita di prodotti eno-gastronomici tipici e vinerie ma anche botteghe e laboratorio di artigianato, vendita di prodotti tipici, caffè letterari, editoria, commercio librario e attività di servizio al turismo.Il sogno è di dare nuova linfa a quella che una volta era l'antica via delle Calabrie. «I privati fanno sapere dall'ex Provincia dovranno proporre l'allocazione di attività di tipo terziario, commerciale e artigianale purché compatibili con il contesto di pregio culturale del sito reale. Inoltre saranno valutate favorevolmente le attività articolate su diverse fasce orarie, onde favorire il flusso e la frequenza continuativa dei luoghi da parte di turisti e cittadini».
 

I diversi immobili saranno assegnati attraverso lo strumento della «concessione di valorizzazione», per una durata complessiva di 12 anni, con la possibilità di rinegoziare il contratto un anno prima della scadenza. Per le strutture, di grandezza variabile tra i 278 agli 11 mq (quest'ultimo previsto in un lotto con un altro immobile di 98 mq), i canoni annui previsti variano dai 18.262 ai 9.485 euro. «In considerazione del pessimo stato di manutenzione dei singoli immobili si legge sempre nel bando pubblico il canone che il concessionario dovrà corrispondere sarà ridotto di una percentuale decrescente per i primi sei anni (dal 90% al 15%)». Le domande di partecipazione ogni soggetto può presentare più istanze e anche istanza unica per più immobili dovranno essere presentate entro le ore 12 del prossimo 10 ottobre. Saranno ammessi, viene infine evidenziato, solo interventi di restauro e, per gli immobili più deturpati, opere di risanamento conservativo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino